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Brexit, il regno della quantità

img_4199ancor più del brexit a sorprendere sono le reazioni che ha suscitato tra i fautori del remain, votanti e commentatori. reazioni tutte accomunate dalla volontà di negare il valore del referendum sul presupposto della pretesa superiorità delle ragioni del remain. tralasciando i giudizi che sono stati dati su coloro che hanno votato per l’uscita dalla ue (troppo vecchi, troppo contadini, troppo provinciali, troppo ignoranti, etc etc) che si commentano da soli, quello che colpisce è che queste reazioni finiscono per delegittimare non solo il risultato ma l’istituto del referendum e, a ben vedere, la stessa democrazia. nel referendum a prevalere non è chi ha ragione ma chi ha maggioranza dei consensi. e lo stesso vale per le elezioni e per le leggi. la democrazia è il regno della quantità, non della qualità. come diceva winston churchill “la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora”. e, ai tempi di churchill, non c’era ancora l’unione europea.


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