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Cosa temono dalla Brexit le imprese britanniche in Lombardia

Le ripercussioni della Brexit sull’economia lombarda? Sono potenzialmente rilevanti. Lo dimostrano i dati raccolti dalla Camera di commercio di Milano secondo cui nella regione sono presenti circa cinquecento imprese a partecipazione o controllo britannico che valgono 13 miliardi e 50 mila posti di lavoro.

Oltre un terzo delle imprese impiantate in Lombardia si attende cambiamenti
A caldo sul risultato elettorale britannico, l’ente camerale del capoluogo ha fatto un sondaggio su un campione di queste realtà, scoprendo che per il 35% di esse il business subirà un contraccolpo. Che tipo di effetti si aspettano? Se per il 23% non ci sarà alcuna conseguenza, per il 35% ci sarà su parte del business e per il 18% ci saranno costi più elevati, ma anche conseguenze su import e export. Per il 10% arriverà un calo di fatturato. Per il 60% il mercato italiano ed europeo manterranno la stessa rilevanza, ma per il 24% ci sarà un calo di business. Per tutti l’Italia, nel contesto europeo, resta un Paese interessante. Comunque gli imprenditori britannici con sede in Lombardia restano ottimisti sull’Unione Europea, nel 65% dei casi. E per oltre l’82% la Brexit cambierà poco l’interesse verso l’Italia: che resterà comunque una meta interessante del business dell’Uk.

Uk, quarto investitore in Lombardia
In Lombardia la Gran Bretagna è il quarto investitore per numero di imprese e quinta per fatturato generato, oltre a essere tra i primi investitori esteri ad essere entrati nel Belpaese , con le prime imprese che si sono insediate dal 1998. Milano è di gran lunga la prima scelta per la sede italiana delle britannica con 392 imprese, 11 miliardi di fatturato e 43 mila addetti, mentre Monza, Brescia e Bergamo ospitano circa 20 imprese ciascuna e oltre mille addetti. Negli ultimi 3 anni 40 aziende inglesi hanno attivato progetti di investimento sul territorio lombardo. Il 30% di questi progetti sono investimenti ad alto contenuto tecnologico. I dati sono stati raccolti dall’Osservatorio di Invest in Lombardy, il servizio per l’attrazione di investimenti esteri in Lombardia promosso da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, dal Sistema Camerale lombardo, con il supporto di Promos – l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano. Secondo l’Istat l’Inghilterra vale un interscambio da 9 miliardi all’anno per le imprese lombarde, 5 di export e 4 di import, su un totale italiano di 33 miliardi. Milano è prima con tre miliardi di scambi, seguita a pari merito da Bergamo, Varese e Brescia, con circa un miliardo e Monza con oltre 600 milioni. In generale il business è cresciuto dell’1,8% in un anno, nel primo trimestre del 2016.


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