Per la prima volta, Bernie Sanders s’impegna a votare per Hillary Rodham Clinton l’8 Novembre, l’Election Day. Il senatore del Vermont tecnicamente ancora in lizza per la nomination democratica a Usa 2016, e che di Hillary è stato acerrimo avversario durante tutte le primarie, punta i suoi strali sul candidato repubblicano Donald Trump e non più sull’ex first lady.
Intervistato dalla Msnbc, Sanders ha risposto un secco e laconico “Sì” alla domanda se fosse pronto a votare la Clinton. Il senatore che si definisce ‘socialista’ ha quindi ribadito l’auspicio consueto che la candidata democratica faccia proprie alcune sue proposte, come l’istruzione superiore o la sanità pubbliche e gratuite per tutti, sul modello del welfare all’europea.
Riconoscendo di non potere più ottenere la nomination, Sanders intende lavorare con Hillary al fine di “plasmare un’agenda democratica il più forte possibile”, sulla base della quale i repubblicani saranno battuti.
L’obiettivo principale, ha spiegato Sanders, è però impedire che alla Casa Bianca vada un individuo come Trump. “Affinché Trump sia sconfitto, farò qualsiasi cosa”, ha assicurato: “Questo è il punto: per il nostro Paese, sarebbe un disastro se fosse eletto. Non abbiamo bisogno di qualcuno la cui pietra angolare consiste nell’intolleranza e negli insulti rivolti a messicani, ispanici o musulmani”.