Skip to main content

Hillary nonna seconda volta, delegati ribelli contro Trump

Hillary Clinton è nonna per la seconda volta: Chelsea, figlia unica sua e dell’ex presidente Bill, ha dato alla luce un bimbo, Aidan. Chelsea e suo marito, il banchiere Marc Mezvinsky, lo hanno annunciato su twitter: “Siamo lieti di celebrare la nascita di nostro figlio Aidan”. Chelsea e Marc avevano già una bambina, Charlotte, due anni.

Chelsea Clinton, dopo una serie di esperienze non memorabili nel mondo delle news tv, è dal 2011 vice presidente della Clinton Foundation, una organizzazione non-profit fondata da Bill e da cui Hillary si dimise il giorno della sua candidatura alla Casa Bianca nell’aprile del 2015. La Fondazione è nel mirino dei repubblicani perché avrebbe ricevuto donazioni da regimi non democratici e da personalità discusse.

La nascita di Aidan rafforza il profilo di nonna, che è uno di quelli con cui Hillary compare nella sua campagna e che, secondo numerosi osservatori, le dà un vantaggio sul rivale Donald Trump, che, nonostante l’età – ha appena compiuto 70 anni – propone di sé profili più energici e aggressivi. Un sondaggio Reuters/Ipsos misura in 10,7 punti il vantaggio della Clinton su Trump, in calo rispetto a una settimana fa (14,3 per cento). La strage di Orlando avrebbe favorito il candidato repubblicano, perché avrebbe fatto crescere la percentuale d’americani favorevoli a bloccare l’immigrazione di musulmani – sarebbero ora il 45 per cento – (ma ha fatto pure crescere al 60 per cento la percentuale di quelli pronti a regole per limitare o controllare la vendita delle armi).

Per lo showman, le grane, in vista della convention repubblicana, non mancano di sicuro: centinaia di delegati a lui ostili, almeno 300, si starebbero organizzando, nel tentativo quasi disperato di bloccargli la strada a Cleveland. Le chances di successo della rivolta sono minime: i leader del partito e i maggiori finanziatori, pur freddi nei confronti di Trump, non appoggiano l’iniziativa, perché rischia di spaccare ancora di più il partito.
“Ci sono sacche di resistenza in tutta l’Unione”, testimonia uno dei ‘ribelli’. Ma Trump fa spallucce, nel suo stile: ”Qualsiasi tentativo di rimuovermi alla convention sarebbe illegale”.  Negli ultimi giorni, fa sapere, ha raccolto 12/13 milioni a favore del partito repubblicano.

(post tratto dal blog di Giampiero Gramaglia)


×

Iscriviti alla newsletter