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Lo sapete che i marinai pregano per la Brexit?

Diversi pescherecci inglesi hanno un nuovo vessillo attaccato ai loro alberi: l’immagine di un pesce armato di scudo, con impresso l’Union Jack, accompagnata dalla scritta “Fishing for Leave”. Perché parecchi pescatori, per sopravvivere alla competizione sfrenata dei mari del Nord, sperano che il 23 giugno gli inglesi decidano per la Brexit.

Ecco perché i marinai vogliono togliere i nodi che li legano alla Ue e salpare soli per i mari gelidi (e popolosi) d’Oltremanica.

RASCHIARE IL FONDO (DEI MARI)

Abbiamo il sangue nelle vene quassù – ha detto al Guardian il proprietario di un peschereccio, nato da una famiglia che da 110 anni pesca nei mari inglesi – ma se dobbiamo dare retta a quello che dice l’Unione Europea siamo spacciati”. Il problema? Le quote di pesca. L’Ue, attraverso la Politica Comune della Pesca (CPC), stabilisce delle quote entro le quali ogni peschereccio deve sottostare per garantire “dei limiti di cattura sostenibili che assicurino nel lungo termine la conservazione degli stock ittici“, si legge sul sito europa.eu.

TRICK FOR FISH

Poiché le acque inglesi sono popolate di un pesce vario e di qualità, spagnoli, francesi e tedeschi, primi fra tutti, accorrono nei mari Oltremanica ovviando, con un facile trucchetto, le norme che stabiliscono che i britannici abbiano diritto a un contingente di cattura più elevato rispetto agli stranieri. Istituiscono una società in Gran Bretagna, comprano navi inglesi e pescano come fossero inglesi, approfittando così di un tetto più alto. Trick or treat?

LESS UE MORE MONEY

Questa pratica ha portato a un impoverimento delle acque (e dei portafogli) degli inglesi.

La flotta del Regno Unito si è ridotta di molto a causa della concorrenza sfrenata: “quest’anno sono state registrate meno di 6.400 rispetto alle più di 7.000 del 2004, impiegando poco meno di 12.000 pescatori, il 12% in meno rispetto al 2004“, scrive il Nytimes. Se la Gran Bretagna scegliesse la Brexit il mercato ittico inglese avrebbe meno competitors e i marinai più soldi in tasca: è stato calcolato un aumento del salario medio annuo da 30 a 70 mila sterline. “In tutto il mondo la maggior parte dei paesi sovrani, inclusi gli Stati Uniti e il Canada, hanno il dominio su diritti di pesca entro il limite di 200 miglia – ha affermato un pescatore di Brixham al Nytimes – una Gran Bretagna senza la supervisione dell’Unione europea potrebbe bandire le navi straniere e dare posti di lavoro agli inglesi, come si faceva un tempo”.

“I definitely want out”, parola di marinaio.


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