Mentre in città si consumano gli ultimi scampoli di campagna elettorale, nei prossimi giorni Napoli sarà teatro del primo festival dei notai. Tre giorni organizzati dall’associazione NotarAct che si articolerà su un fitto programma di eventi a cavallo tra arte e diritti, cultura e legalità.
La manifestazione è anche un modo per celebrare il settantesimo anniversario della Repubblica Italiana, nata dal referendum istituzionale del 2 giugno del ’46. E per questo motivo non vuole essere un evento per addetti ai lavori, ma ha coinvolto – insieme a insigni giuristi e uomini di legge – giovani artisti e registi, attori e scrittori noti al grande pubblico, accademici e critici d’arte. L’evento si rivolge a un pubblico vasto.
L’IDEA
Come è nata l’idea di un festival del genere? Lo spiega Dino Falconio, notaio napoletano e presidente di NotarAct, ideatore e promotore dell’iniziativa. “La professione notarile rappresenta da sempre un punto di vista privilegiato della società italiana e un elemento strategico per cogliere le innovazioni, le pulsioni al cambiamento e le necessità dei cittadini italiani. L’idea del Festival nasce da queste considerazioni e da quel rapporto che storicamente lega la nostra professione ai mondi dell’arte e della cultura. Basti pensare che il primo documento scritto in lingua ‘volgare’ è un atto notarile”.
“Napoli – aggiunge – si conferma anche nelle giovani generazioni di notai scuola di eccellenza per la nostra professione, ed è quindi la location ideale per un festival che collega la creatività e libertà del messaggio artistico con la perizia, la competenza e la passione che contraddistinguono la professione notarile”.
I NOTAI
Ovviamente, al centro di tutto ci saranno i notai italiani, che parteciperanno alle discussioni delle tavole rotonde, e la cui figura sarà anche al centro delle produzioni artistiche che verranno presentate e premiate. I notai, inoltre, offriranno anche i loro servizi professionali.
Nella giornata di giovedì 2 giugno, infatti, nelle principali piazze della città saranno allestiti dei gazebo all’interno dei quali i notai offriranno consulenze gratuite ai cittadini.
Inoltre, nel corso del workshop in programma nella mattinata di sabato 4, sarà assegnato un premio speciale al notaio Maurizio D’Errico, che ha appena terminato il suo incarico come Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato e che nell’ultimo anno ha rappresentato i notai italiani nelle discussioni, a volte aspre, relative al ddl concorrenza.
LE ARTI
Grande spazio, come si diceva, alle arti. Prima fra tutte, l’arte contemporanea, protagonista della mostra NotarArt. La rassegna sarà presentata nella mattinata di venerdì 3 nel corso di un dibattito sul notaio nell’arte figurativa. Protagonisti il critico Vittorio Sgarbi e il direttore del Museo del tesoro di San Gennaro Paolo Jorio. La rassegna vedrà il suo vernissage, nel pomeriggio, al Palazzo delle Arti di Napoli, nel salotto cittadino di Via dei Mille.
Nella serata di venerdì sarà invece il turno del cinema, con il premio NotarCiack. I cortometraggi dedicati al mondo del notariato, e realizzati da registi italiani, saranno proiettati e poi premiati nella splendida cornice del cinema Posillipo, affacciato sul mare dell’omonima collina.
Infine, la letteratura sarà protagonista del reading notaril-letterario “Sao ko kelle terre” di sabato pomeriggio a Villa Pignatelli. Sarà proposta una selezione di brani tratti da opere antiche e moderne incentrati sulla figura del notaio e a proporli saranno, tra le altre, le voci dello scrittore Maurizio De Giovanni, dell’attore Andrea Renzi e di Cristina Donadio, la “Scianèl” della serie Gomorra 2.
DIRITTI E LEGALITà
Insieme ai momenti più ludici, il Festival prevede anche due occasioni di riflessione puntate sugli aspetti più inerenti la professione notarile. Il primo, venerdì pomeriggio, ci sarà la lectio magistralis del professor Francesco Paolo Casavola, presidente emerito della Corte Costituzionale, che si confronterà con accademici ed esponenti del notariato.
Il secondo appuntamento è per sabato mattina. Teatro sarà la villa “La Gloriette”, residenza in collina confiscata alla malavita e restituita alla comunità, e il tema sarà il rapporto tra nuove tecnologie e diritto. A parlarne, tra gli altri, saranno il Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, il filosofo Maurizio Ferraris e il consigliere del Csm Francesco Cananzi, oltre magistrati, accademici, rappresentanti dei consumatori e giornalisti.