A tutti può capitare di dover fare i conti con un disservizio della propria linea telefonica fissa o di un servizio in abbonamento acquistato e di trovarsi a non sapere esattamente come muoversi per comunicare alla propria compagnia telefonica il problema. Ecco perché oggi abbiamo deciso di illustrati quali sono i problemi più diffusi riscontrati dagli utenti nel settore della telefonia fissa e come è possibile procedere all’invio del reclamo all’operatore telefonico.
Qualora si volesse ricevere maggiori informazioni al riguardo, ad esempio sulle tecniche da adottare per evitare di incorrere in problemi e disservizi con gli operatori telefonici, si consiglia anche la lettura della guida su come fare un reclamo all’operatore telefonico redatta dagli esperti di SuperMoney. Ora procediamo invece a prendere subito in esame le motivazioni più frequenti che spingono solitamente i clienti ad inviare le rimostranze per il mal funzionamento del servizio telefonico.
Reclamo all’operatore telefonico: i disservizi più diffusi
Numerosi sono i motivi che possono convincerti a procedere nell’effettuare un reclamo all’operatore telefonico. Tra i disservizi più diffusi troviamo i problemi legati alla connessione della linea telefonica di casa, ad esempio una connessione internet lenta e con una velocità inferiore a quella minima garantita nel contratto dell’abbonamento dalla compagnia telefonica o un’eventuale interruzione del servizio.
Nella maggior parte dei casi i reclami si verificano quando i clienti riscontrano delle sostanziali differenze tra le caratteristiche degli abbonamenti promesse dalle compagnie telefoniche e le reali prestazioni del servizio offerto.
Fra i disguidi maggiormente riscontrati dagli utenti abbiamo poi gli errori di fatturazione, come per esempio i casi di doppia fatturazione o quelli di arbitraria attivazione e disattivazione di alcuni servizi a pagamento o meno.
Non meno frequenti sono anche gli episodi di ritardo o di mancato ricevimento delle fatture dell’abbonamento telefonico, i malfunzionamenti e le interruzioni della linea fissa e le difficoltà che si possono riscontrare qualora si desideri procedere alla migrazione verso un altro operatore telefonico.
Reclamo all’operatore telefonico: come presentarlo e cosa scrivere
Come procedere quindi per comunicare all’operatore telefonico il disservizio riscontrato e ottenere un rimborso per le spese aggiuntive affrontate e/o per i disagi a cui si è andati in contro a causa di uno o più problemi sopra elencati?
Il primo tentativo può essere quello di contattare via telefono, via mail o tramite il servizio chat l’operatore telefonico, così da cercare di risolvere il problema in modo “informale”. Non è infatti da escludere che, una volta presentato il reclamo secondo queste modalità, la problematica venga chiarita velocemente.
Qualora questa soluzione non comporti alcun risultato sarà invece consigliabile elaborare un reclamo in forma scritta. In questo caso, prima di scrivere il reclamo per iscritto, il primo passo è quello di verificare che il disservizio sia ancora presente e che il problema riscontrato riguardi effettivamente la compagnia telefonica e non abbia a che fare, per esempio, con il mal funzionamento del telefono di casa o del computer.
In secondo luogo, è importante informarsi sui diritti esercitabili dal cliente a seconda della tipologia del contratto e della tipologia di servizio acquistato. Fatto questo non resta che procedere alla stesura vera e propria della lettera di reclamo che consigliamo di inviare sempre via fax o, ancora meglio, tramite raccomandata a/r, ovvero con avviso di ricevimento. Quest’ultima permette infatti di avere la certezza che la comunicazione sia stata ricevuto dall’operatore telefonico obbligandolo così a risponderti entro i 45 giorni dalla consegna del reclamo.
Infine, se neanche questa modalità va a buon fine, il passo successivo consiste nella cosiddetta procedura di conciliazione fra le parti, un tentativo previsto dall’AGCOM, ovvero l’Autorità in materia di comunicazioni, e regolata dalla delibera N° 137/2007/CONS resa obbligatoria dal Co.re.com, il Comitato regionale per le comunicazioni, che regola quali sono le procedure da seguire in questi casi.