Dal 2 giugno al 24 luglio presso il MACRO a Testaccio (nel complesso ottocentesco dell’ex-Mattatoio) sarà aperta al pubblico “TATTOO Forever”, forse la più grande mostra mai realizzata sull’arte del tatuaggio.
Il tatuaggio, si sa, in questi anni ha visto crescere esponenzialmente la sua credibilità. Celebrato già negli Stati Uniti e nelle maggiori capitali europee, si appresta a divenire una vera e propria arte, complici le nuove contaminazioni artistiche che proprio i tatuatori di questa generazione hanno ricercato con forza e passione.
Il corpo pensato come tela pittorica, una nuova consapevolezza dimostrata anche dalle opere artistiche più consuete (quadri e sculture) dei maestri chiamati ad esporre. E i nomi sono noti agli appassionati: Joe Capobianco, Colin Dale, Stefano Alcantara, Alex de Pase, Yomico Moreno, Nicholas Baxter, Paul Booth, Antonio Proietti, Roberto Borsi, Billi Murran, Marco Manzo, Andrea Lanzi e tanti altri.
Le otto sezioni della mostra ripercorreranno la nascita e la storia di questa pratica, la sua tradizione, grazie anche alle foto di Michael Laukien (Travelin‘ Mick) che ha passato vent’anni della sua vita a documentare e studiare i tatuaggi tribali. Il viaggio prosegue fino ai giorni nostri, con la consacrazione nel mondo della moda e delle vignette.
Insomma, c’è molto da vedere, tanto da ammirare. Perchè questo rituale accompagna l’umanità fin dai suoi primi ricordi (l’uomo di Otzi, 5300 anni fa) e nonostante le epoche in cui si decise di bandirlo o stigmatizzarlo, il tatuaggio è sopravvissuto, cambiando forma o significato. Quasi fosse dotato di una sua vita propria e forse, a pensarci bene, è proprio così.