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Villa D’Este e I voli dell’Ariosto. L’Orlando Furioso e le Arti.

Una suggestiva mostra si svolgerà dal 15 giugno al 30 ottobre 2016 presso Villa D’Este di Tivoli.
La Villa ideata e realizzata dal cardinale Ippolito II d’Este, governatore di Tivoli nel 1550, torna a vivere l’epopea rinascimentale attraverso “I voli dell’Ariosto” prestando il suo prestigioso scenario a L’Orlando Furioso rappresentato dalle Arti nell’ambiente più vicino ai fasti cinquecenteschi della poesia, dell’architettura e della pittura.
Ippolito II difatti programma la costruzione della villa insieme al pittore-archeologo ed architetto Pirro Ligorio e all’architetto di corte Alberto Galvani ponendola nello splendido castone della “valle gaudente” dell’ Aniene tra i monti,le rocce,le grotte di uno splendido paesaggio naturale che è unicamente legato al nome di Tivoli.
In quell’ambiente Ippolito II trasferì i fasti della Corte ferrarese tra fontane, ninfei, zampilli e giochi d’acqua, terrazze e trafori sotterranei tipici virtuosismi dei giardini rinascimentali .
Questo scenario è proprio dei voli fantasiosi dell’Ariosto ne L’Orlando Furioso, il poema pubblicato, per la prima volta, nel 1516 e dedicato al cardinale Ippolito I d’Este.
La mostra promossa e realizzata dal Polo Museale del Lazio (Direttore dott.ssa Edith Gabrielli ) e dalla direzione di Villa D’Este (architetto Marina Cogotti) intende offrire ai visitatori della Villa un prodotto culturale di grande prestigio aprendo il piano nobile ad una rassegna d’arte che lega letteratura ed arti visive in un contesto davvero suggestivo e molto prossimo al respiro rinascimentale dell’ Ariosto a cinquecento anni dalla prima edizione de L’Orlando Furioso.
La Villa che conta circa 500.000 visitatori l’anno ed un introito economico considerevole intende aumentare l’offerta al pubblico attraverso attività culturali che si legano alle iniziative del Polo Tiburtino costituendo un nodo fondamentale della rete culturale e turistica del Territorio nella sua unicità paesaggistica e storico- architettonica.
Un progetto davvero esemplare per quell’intesa tra Territorio, architettura e paesaggio che coinvolge le risorse artistiche ed umane immettendole in quel circuito economico culturale che dà impulso vitale alle attività produttive della città di Tivoli, sito Unesco dal 2001, Città già avente la Vice – presidenza proprio dell’Associazione dei Siti Unesco e che dovrebbe tornare a ricoprire un ruolo preminente in relazione alle sue potenzialità.
La mostra racchiude sculture, arazzi, ceramiche, disegni, incisioni, libri, quadri e ritratti d’epoca dell’Ariosto, pubblicazioni storiche de L’Orlando Furioso, una suggestiva istallazione ; il tutto si riconduce al filo conduttore della villa, scenario meraviglioso, che ben interpreta la tecnica narrativa dell’ ‘entrelacement’ usata dall’Ariosto nel suo più celebre poema .
Contesto che richiama lo spazio labirintico e suggestivo dell’ambientazione letteraria de L’Orlando Furioso e quel pluralismo prospettico, quella narrazione polifonica che suggella le ottave ariostesche in una dimensione poetica unica e creativa.
Si apre dunque per Villa d’ Este e per Tivoli una lunga stagione culturale fatta di eventi unici e prestigiosi all’insegna dell’ Arte . E’ una vera e propria sfida che la Città offre ai cittadini e ai visitatori di tutto il mondo. Peraltro, si tratta di una mostra che ben si addice al discorso educativo dell’arte, da non trascurare dalle scolaresche e dai bambini perché conduce attraverso lo ‘stupore’ a quella magnifica semplicità  del linguaggio pittorico ed artistico che di tanta immediatezza è fatto.
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