L’assicurazione auto a Km, anche nota come polizza al consumo o nella formula anglofona pay for use, rappresenta una soluzione adottata da numerose società assicurative che permette di calcolare il premio assicurativo, ovvero il cosiddetto bonus malus, sulla base dei chilometri effettivamente percorsi dall’automobilista. Al momento della sottoscrizione della polizza rc auto a chilometri, il contraente pagherà infatti una tariffa direttamente proporzionale al numero di km che intende percorrere con la propria vettura nell’arco di un anno.
Infatti, oltre a una quota fissa di premio, che viene sempre posta come forma di garanzia per tutta la durata della polizza, viene per l’appunto applicata una cifra variabile, calcolata appunto sulla base dei km percorsi dal guidatore in 12 mesi.
Si tratta inoltre di un servizio sempre più spesso offerto dalle compagnie assicurative e così, se anche tu sei interessato a sottoscrivere una polizza di questo tipo, ti potrebbe tornare utile questa panoramica su tutti i vantaggi e gli svantaggi connessi all’assicurazione a km che abbiamo deciso di realizzare per te. Una volta venuto a conoscenza dei punti di forza, ma anche di quelli deboli, dell’rca a chilometri, potrai finalmente comprendere se si tratta di un prodotto assicurativo adatto alle tue esigenze o meno.
Assicurazione a Km: quali i vantaggi?
Iniziamo quindi con l’analisi di quelle caratteristiche che fanno dell’Assicurazione a Km un servizio rca conveniente. Prima di tutto si tratta di una scelta che dovresti prendere in considerazione se utilizzi raramente la tua automobile e se percorri pochi chilometri all’anno. Nello specifico, con una media di 5.000 km/anno sarai sicuro di poter risparmiare una somma consistente adottando questa soluzione.
Ma come fa la compagnia assicurativa a calcolare i km che percorri annualmente? Ecco che entra in gioco la cosiddetta scatola nera che altro non è che quel dispositivo necessario che registra tutta una serie di informazioni, comprese quelle relative alle distanze percorse con la vettura assicurata. Questa offre il vantaggio di evitare le eventuali controversie che possono nascere fra assicuratore e cliente in merito al conteggio chilometrico utilizzato come riferimento per conteggiare il premio assicurativo. La black box è inoltre fornita a costo zero dalla maggior parte delle compagnie di assicurazione e questo significa che le spese del dispositivo e dell’installazione del medesimo non sono a carico dell’assicurato.
Come anticipato, il dispositivo elettronico, oltre a memorizzare i chilometri percorsi, registra tutta una serie di dati che, in alcune circostanze, possono rivelarsi veramente utili. Avere una scatola nera a bordo può, per esempio, diventare determinante nei casi di multe stradali non dovute. Proprio perché registra anche i km/h sostenuti dall’automobile, qualora ricevessi ad esempio una multa ingiustificata per eccesso di velocità, la scatola nera rappresenterebbe in questo caso una prova inappellabile a tuo favore.
Inoltre, sottoscrivere un’assicurazione a km non implica nessun tipo di problematica in materia di privacy. Le compagnie assicurative sono infatti autorizzate a consultare e utilizzare i dati registrati sul dispositivo esclusivamente per verificare il numero di chilometri percorsi al fine dell’elaborazione del premio assicurativo o in caso di sinistro stradale.
Numerosi sono quindi i punti a favore dell’rca chilometrica e qualora fossi interessato a ricevere altre informazioni al riguardo, ti consigliamo di scoprire gli altri vantaggi dell’assicurazione a Km descritti nella guida a teme redatta dagli esperti di SuperMoney. Qui troverai anche tutti i dettagli su come stipulare un’assicurazione a chilometri o, ad esempio, su come installare la scatola nera.
Assicurazione a Km: quali gli svantaggi?
A fronte dei vantaggi sopracitati inerenti all’assicurazione a km, dovrai però tenere presente anche una serie di svantaggi. Prima di tutto ricordati che la polizza chilometrica non farà al caso tuo se sei solito percorrere più di 5.000 km all’anno.
In secondo luogo devi sapere che in alcuni casi, qualora decidessi di cambiare automobile o compagnia assicurativa dopo aver sottoscritto la polizza, i costi di disinstallazione della scatola nera potrebbero essere a tuo carico. Nonostante il Decreto Salva Italia sancisca che le compagnie debbano farsi carico anche di queste spese, al giorno d’oggi rimangono ancora delle zone d’ombra sull’effettiva applicazione di questa normativa.