Il trionfo della Brexit continua a provocare cambiamenti nella politica inglese. Dopo le dimissioni del premier David Cameron, e le voci circa la destituzione del leader laburista Jeremy Corbyn, oggi ha annunciato il ritiro anche Nigel Farage, capo del Partito per l’Indipendenza del Regno Unito (Ukip). Farage è stato uno dei politici più favorevoli all’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Raggiunto l’obiettivo, ha deciso di prendere una pausa dall’attività politica, ha detto.
“Non sono mai stato, e non ho mai voluto essere, un politico di carriera. Il mio obiettivo in politico era fare uscita la Gran Bretagna dall’Unione europea […] Così, credo di dovere farmi da parte come leader dell’Ukip. Voglio recuperare la mia vita”, ha dichiarato Farage.
Thank you to all my supporters in @UKIP and beyond. Delighted with the result we fought for so long to achieve. #BrexitBritain
— Nigel Farage (@Nigel_Farage) 4 luglio 2016
LE SECONDE DIMISSIONI
È la seconda volta che Farage presenta le dimissioni come leader del partito. A maggio 2015, il “grillino britannico” non era riuscito a prendere i voti necessari per entrare in Parlamento. Forse perché gli inglesi erano stati spaventati dell’aggressività del suo discorso xenofobo e nazionalista, o forse perché i casi delle ultime dimissioni avevano fatto crollare il consenso elettorale. “Una parte di me è delusa, ma c’è una parte di me che è più felice di quanto non lo sia stata in molti anni… Sono un uomo di parola”, aveva detto nel discorso di addio dopo la sconfitta elettorale. Un addio che, però, è durato poco. Farage è stato leader dell’Ukip dal 2006 al 2009.
UNA VITA COMPLICATA
In un articolo pubblicato da Formiche.net, la moglie Kirsten Mehr si lamentava degli impegni politici di Farage: “La nostra vita è molto complicata. Una semplice festa al pub per festeggiare i 24 eurodeputati è diventata un incubo. Sono mesi che non passiamo un fine settimana in famiglia. Non so quanto tempo potrà durare questa situazione”. Mehr descriveva il compagno come una persona che “beve e fuma molto. Ha un carattere duro, ma non è cattivo né razzista”. Nell’intervista concessa al Daily Telegraph, la moglie di Farage diceva che al marito piace pescare con gli amici e giocare a golf. “Ora che è diventato leader degli euroscettici inglesi – aveva detto Mehr – non ha più tempo libero e gli sono rimaste le passeggiate in campagna e le uscite per buttare la spazzatura”.
I CANDIDATI ALLA SUCCESSIONE
Farage ha detto che continuerà a fare parte dei populisti di destra, ma non sosterrà nessun candidato durante la successione. Alcuni media britannici sostengono che ci sia Douglas Carswell a gareggiare per la leadership dell’Ukip. Carswell è l’unico deputato dell’Ukip che al momento siede nella Camera dei Comuni. Non ha ancora ufficializzato la sua candidatura, ma dopo l’annuncio di Farage ha twittato un’emoticon sorridente. Insieme a Carswell, probabilmente, saranno candidati anche l’eurodeputato Paul Nuttal; il portavoce per l’Immigrazione, Steven Woolfe; il portavoce per la Cultura Peter Whittle e l’ex vicepresidente dell’Ukip Suzanne Evans.