Il divorzio ha fatto bene a eBay e, soprattutto, a PayPal: entrambe le aziende sono in crescita e gli analisti si mostrano sempre più ottimisti sulle prospettive future dei due colossi della Internet economy ormai ben avviati su strade separate.
PAYPAL: AFFARI A GONFIE VELE
I risultati finanziari del secondo trimestre 2016 di PayPal confermano i trend eccezionali del primo (definito dal top management “il miglior trimestre di sempre”): utili netti a 436 milioni di dollari (contro i 408 milioni del secondo trimestre 2015), fatturato a 2,65 miliardi di dollari, in crescita del 15% rispetto a un anno fa, volume totale di pagamenti completati tramite PayPal salito del 28% a 86 miliardi di dollari rispetto al secondo trimestre 2015, account clienti in crescita dell’11% a 188 milioni. Durante l’anno finora le azioni di PayPal sono cresciute del 10%.
L’ALLEANZA CON VISA
Insieme alla trimestrale, Paypal ha annunciato un’alleanza con Visa che mette fine a una lunga rivalità e permette di dare più scelta ai consumatori che pagano con le soluzioni PayPal e Venmo, sia che facciano acquisti in negozi reali sia che comprino online o in-app. Venmo è la app per pagamenti mobili peer-to-peer di PayPal: molto popolare, ha un volume totale di pagamenti di 3,9 miliardi di dollari nel terzo trimestre (+141% rispetto ai volumi di un anno fa, e nel primo trimestre era già cresciuta del 154%).
“L’accordo con Visa permette a PayPal di ampliare le sue collaborazioni con le banche, gli istituti finanziari e l’intero ecosistema dei pagamenti”, ha sottolineato Dan Schulman, Ceo di PayPal. L’accordo prevede che PayPal entri nel circuito Visa Digital Enablement Program (VDEP), ampliando i punti vendita che accettano PayPal negli Stati Uniti. Inoltre, i consumatori potranno prelevare denaro e spostare denaro dagli account PayPal e Venmo verso il conto bancario usando il bancomat Visa (grazie al servizio Visa Direct).
GLI ANALISTI VEDONO ROSA
Per il terzo trimestre, PayPal si aspetta una crescita del fatturato del 16%-18% e per l’anno intero utili che saliranno del 17% rispetto al 2015 (intorno 10,8 miliardi di dollari). Questa crescita è sostenibile o risentirà della concorrenza dei nuovi entrati nell’arena dei pagamenti? In particolare, che ruolo avrà Apple Pay, che sarà presto non solo una mobile app ma presente anche su web?
Per molti analisti, PayPal non soffrirà troppo la concorrenza: ha il vantaggio del primo arrivato sul mercato e del leader, e lo manterrà a lungo. Come afferma l’analista di BTIG Mark Palmer: “Non c’è motivo per gli azionisti di preoccuparsi, per PayPal la forza di essere l’incumbent e il vantaggio del first mover resteranno importanti. E comunque la crescita di Apple Pay al momento negli Usa sta rallentando e non è chiaro quale sarà lo sviluppo internazionale”.
Josh Olson, analista di Edward Jones, osserva: “Un quarto delle transazioni su PayPal riguarda l’e-commerce e l’e-commerce crescerà del 36% nei prossimi quattro anni: è un’opportunità enorme per PayPal”. Le possibilità di espansione potrebbero essere molto maggiori di quelle che si intravedono oggi.
COME VA EBAY
Intanto la scorsa settimana le azioni di eBay hanno toccato il valore record di 30,31 dollari, sulla scia dell’entusiasmo generato dall’annuncio dei risultati del secondo trimestre: fatturato a 2,17 miliardi di dollari e utile pari a 38 dollari per share (o 435 milioni di dollari, contro gli 83 milioni di un anno fa). EBay ha anche alzato l’outlook per l’anno intero: si aspetta utili di almeno 1,85 dollari per share e revenues intorno a 8,9 miliardi di dollari. Il volume lordo delle vendite su eBay è di 20,9 miliardi nel secondo trimestre, grazie alla forza del business negli Stati Uniti.
Gli analisti si sono chiesti, quando l’anno scorso le due aziende si sono separate, come sarebbero andati gli affari per eBay senza la sua forza motrice PayPal, ma ora sembrano convinti che eBay stia riuscendo a focalizzarsi sulle attività di vendita e ad essere più competitiva nell’e-commerce. “Ebay continuerà a creare valore. Crediamo nella crescita di eBay, almeno per i prossimi 12-24-mesi”, dice l’analista di UBS Eric Sheridan. Con un elemento di attenzione, però: eBay attrae sempre più merchant, , soprattutto Pmi, che vendono sulla sua piattaforma; ora deve dimostrare di saper far crescere in modo più significativo anche gli utenti attivi, ovvero quelli che comprano su eBay (aumentati “solo” del 4% nel secondo trimestre a 164 milioni), nota Neil Doshi di Mizuho Securities. “L’e-commerce su eBay cresce, ma meno della media dell’industria”.