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Enoitalia sceglie arte e scienza per vincere la sfida della competizione sui mercati globali

In ordine  Giorgio Pizzolo, presidente Enoitalia, Giovanni Caprara Corsera Mauro Mezzetto direttore sezione INFN Padova, Jean-Pierre Zendri responsabile gruppo Virgo di Padova, Flavia Mariani, art director e ideatrice progetto creativo Enoitalia
In ordine Giorgio Pizzolo, presidente Enoitalia, Giovanni Caprara Corsera Mauro Mezzetto direttore sezione INFN Padova, Jean-Pierre Zendri responsabile gruppo Virgo di Padova, Flavia Mariani, art director e ideatrice progetto creativo Enoitalia

L’azienda vinicola veronese anche quest’anno tra le prime dieci nella classifica Mediobanca, protagonista in Usa, Uk e Germania, divulga nel mondo con i suoi “concept wine” le eccellenze italiane, come gli scienziati protagonisti della scoperta delle onde gravitazionali, a cui è stata dedicata un’etichetta limited edition

Circa novanta milioni di bottiglie prodotte e una percentuale di export che sfiora l’80%, con destinazioni in 4 continenti e circa 80 paesi. Una nuova immagine che si rifà alla tradizione della grande illustrazione italiana e limited edition d’autore a riprova di un’attenzione a arte e design sempre più tratto distintivo dell’azienda e asset strategico per conquistare i millennials nei mercati strategici.
Un vino che racconta il vero ‘made in Italy’ nel mondo, quello delle preziose tradizioni artigianali ma anche delle grandi menti della scienza, come quelle che hanno dato un fondamentale contributo alla scoperta delle onde gravitazionali.
Nel 1986 la famiglia Pizzolo, la cui attività agricola è documentata sin dal XVIII secolo, acquista un’azienda vinicola e fa nascere Enoitalia, a Calmasino di Bardolino (Vr).
Da lì il gruppo comincia a farsi conoscere in Italia e soprattutto all’estero, puntando su un prodotto di qualità con un design non convenzionale, intuendo già anni fa le potenzialità di un nuovo linguaggio per comunicare il vino e far conoscere le eccellenze nostrane.
Trent’anni esatti dopo Enoitalia è protagonista in mercati di rilievo come Usa, Canada, Uk e Regno Unito, segna un +13,45% di fatturato estero, promuove il talento italiano in tutto il mondo realizzando importanti collaborazioni con illustratori e designer, il tutto con un’innovativa idea di “concept wine” che vuol racchiudere qualità, sostenibilità e estetica.
Governanance familiare, capitali 100 % italiani e grandi numeri: un’industria italiana non solo per capacita’ produttiva , ma anche nell’organizzazione, nelle tecnologie avanzate utilizzate per ottimizzare i processi produttivi, per le certificazioni a garanzia della qualita’ del prodotto e per una visione strategica brand e corporate a 360 gradi. Tutti elementi che marcano una discontinuita’ rispetto ai tradizionali paradigmi del mondo del vino.
“Fin dall’inizio abbiamo adottato un linguaggio diverso da quello del mondo vinicolo tradizionale, perché diverso è sempre stato il nostro modo di pensare e fare impresa – spiega il presidente Giorgio Pizzolo – Abbiamo cercato di superare gli stereotipi e i retaggi del mondo del vino facendo scelte non di rado viste come “folli”, e che però ci hanno consentito farci conoscere nei grandi mercati internazionali. Scelte che oggi non sembrano poi più tanto folli, date gli sviluppi del settore. Per noi far vino è sempre stato fare filiera, sostenibile, che esprimesse tutta la bellezza e anche la gioia del nostro paese, e non necessariamente quelle più convenzionali”:
E infatti “made in Italy” vuol dire anche esaltazione del genio italiano, che consente di arrivare a risultati storici. Come la recente scoperta delle onde gravitazionali, dove hanno rivestito un ruolo determinante gli scienziati italiani dell’Istituto Nazionale Fisica Nucleare, INFN.
A loro Enoitalia ha dedicato un’etichetta special edition di pregio, bottiglie con incisioni in legno che inneggiano all’arte cinetica ricordando il movimento delle onde. E proprio quest’ultima limited edition verrà messa in commercio e parte dei proventi verrà destinata proprio alla ricerca scientifica. Un’idea imprenditoriale innovativa che Giorgio Pizzolo ha voluto presentare lo scorso 30 maggio alla presenza del team Virgo, protagonista del grande traguardo scientifico, venuto con una delegazione in visita all’azienda.
Enoitalia, fin dai tempi di Luna di luna, brand lanciato vent’anni fa in USA, tra le prime bottiglie di vino colorate al mondo e di Voga, che ha esordito dieci anni fa con un imbottigliamento altrettanto originale, simile a un flacone di profumo, ha sempre creduto che oltre al prodotto di qualità per competere sui mercati internazionali ci volesse anche un packaging attraente e un linguaggio di rottura con la tradizione vinicola. Le limited edition presentate in anteprima a Vinitaly testimoniano un impegno costante e crescente su questo fronte, tutte opera di rinomati talenti dell’illustrazione rigorosamente “made in Italy”: brand storici Enoitalia reinterpretati e riattualizzati in maniera originale. Un progetto creativo ideato da un team al femminile, guidato da Flavia Mariani e Isabella Bernardi, che hanno anche ripensato il logo Enoitalia proprio a partire dalla tradizione della grande illustrazione italiana, rifacendosi a Osvaldo Cavandoli e alla sua “linea” e ricavandone un simbolo- personaggio, giocoso e anticonformista, che fa pensare al vino come divertimento, aggregazione sociale e lifestyle.


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