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L’Impostore di Cercas vince il Premio Letterario Elba-Brignetti 2016

Javier Cercas con il romanzo “L’Impostore” edito da Guanda si è aggiudicato il Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba-Raffaello Brignetti, giunto alla 44esima edizione. La serata finale si è svolta Sabato 9 Luglio 2016, nella bellissima cornice del Chiostro De Laugier a Portoferraio, con una sala gremita di gente affezionata ed interessata a questo consueto appuntamento elbano di mezza estate.
A condurre la cerimonia Lisa Marzoli, giornalista Rai, affiancata da Valeria Altobelli, modella, attrice e presentatrice, e Francesco Guidara, manager di origini elbane. Sul palco erano presenti i membri della Giuria Letteraria capitanata dal Presidente, Prof. Alberto Brandani. Giuria Letteraria che, insieme a 45 membri della Giuria Popolare, hanno preferito il libro di Cercas rispetto agli altri due romanzi facenti parte della terna finalista: “Terapia di coppia per amanti” di Diego De Silva, edito da Einaudi, e “Costellazione familiare” di Rosa Matteucci, edito da Adelphi.
Alcuni membri della Giuria letteraria: Ernesto Ferrero, Direttore del Salone del Libro di Torino, Mario Baudino, giornalista della Stampa e scrittore, Teresa De Santis, giornalista Rai, Massimo Onofri, critico e scrittore, Giuseppe Conte, poeta e scrittore e Giorgio Barsotti, Presidente del Comitato promotore. Proprio Barsotti ha premiato Javier Cercas con una targa di argento rappresentante l’Isola d’Elba ed un contributo di seimila euro.
Come Flaubert disse “Madame Bovary c’est moi”, così si potrebbe dire che Marco, il personaggio del libro di Cercas, è lo stesso Cercas. Si tratta di un metaromanzo, un romanzo nel romanzo, un testo che supera ogni genere letterario per raccontare la storia di Marco, un impostore catalano così abile da raccontare per trent’anni di essere un sopravvissuto al Lager di Flossenburg sino a diventare presidente dell’Associazione Deportati, tenendo in giro svariate conferenze ed andando a parlare nelle scuole. L’intero Paese, commosso, lo onora con ogni genere di riconoscimenti, fino a quando nel 2005 uno storico lo smaschera, nell’imbarazzo generale.
“Marco è sostanzialmente un amorale – ha dichiarato Cercas nel corso della serata – Agisce solo per la propria soddisfazione personale. Anche io mi sono identificato con lui perché la finzione è sempre più bella della realtà. Ognuno di noi è Marco, perché ognuno di noi vorrebbe apparire migliore di quello che è”.
Come ben descritto nel bel servizio di Roberta Cerqua, andato in onda all’interno della trasmissione “Il caffè di Raiuno“, questo romanzo di straordinaria attualità mostra che la società moderna è pronta a credere ad ogni genere di fandonie e questo è un problema permanente della umana convivenza.



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