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Bando alle polemiche, adesso è l’ora solo di ringraziare chi soccorre e salva persone

terremoto

Mentre si aggrava di ora in ora in modo terribile il bilancio delle vittime del terremoto, dalle macerie di quei paesi devastati emergono gli italiani. Le vittime, certo, con le loro storie spezzate che stringono il cuore e gli angosciosi punti interrogativi dei dispersi. Ma anche il coraggio e la tenacia dei soccorritori, impegnati oltre ogni forza umana a cercare di salvare vite lì sotto, scavando senza sosta, con attenzione vigile al pericolo.

La Protezione civile, i vigili del fuoco, i volontari, i soldati, medici e infermiere sono accorsi per dare il loro contributo. Le Regioni, soprattutto quelle che hanno già subìto il raccapriccio del terremoto, si sono attivate in una manciata di ore per portare soccorso. Dimostrando, come sempre accade in queste orribili occasioni, la grande forza della solidarietà.

Ci sarà tempo e spazio per le polemiche, e, purtroppo, per le strumentalizzazioni sulla mancata messa a norma di case e strutture e sulla importanza di una politica di prevenzione dei rischi idrogeologici. Ricostruire costa molto di più che prevenire. Concetti che vengono subito alla mente quando ci si trova di fronte a queste tragedie.

Oggi, però, ringraziamo semplicemente chi sta lottando per salvare e ci inchiniamo di fronte alle vittime e al dolore.


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