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Tutti i capitomboli di Commerzbank

Il tasso di interesse a zero trascina a fondo i profitti di Commerzbank. La banca tedesca, secondo polo del credito in Germania, ha chiuso il primo semestre 2016 con un utile di 372 milioni di euro, quasi dimezzato rispetto allo stesso periodo di un anno fa (645 milioni di euro). I ricavi nel secondo trimestre sono calati dell’8,6%, da 2,44 a 2,23 miliardi di euro. I dati diffusi dall’istituto tedesco sono stati sostanzialmente in linea con quanto previsto dagli analisti, ma ai numeri in calo si è aggiunto il profit warning lanciato dai vertici della banca. Secondo il management tedesco, infatti, il miliardo di utili registrato nel 2015 non si ripeterà né nel 2016 né negli anni a seguire. I tassi negativi applicati dalla Bce taglieranno infatti il margine di interesse di altri 100 milioni a partire dal 2017, secondo le proiezioni della stessa Commerzbank, la cui clientela è principalmente costituita da privati e piccole imprese.

«I tassi di interesse a zero hanno compresso sempre di più di nostri margini di guadagno già da diverso tempo» ha commentato il cfo di Commerzbank , Stephan Engels «Noi abbiamo reagito bene, adattando il nostro business a un quadro difficile e mantenendo un livello di patrimonio solido. La situazione però non cambierà nei prossimi anni e i ricavi diminuiscono più velocemente di quanto noi possiamo tagliare i costi». Dal 2011 a oggi, Commerzbank ha tagliato oltre 5.200 posti, in particolare nel settore retail, che ha visto una riduzione di personale del 22%. Il livello cost/income della banca è calato al 76,3%, ma si mantiene su un livello alto rispetto ad altri big europei del settore.

Nonostante le rassicurazioni di Engels e gli sforzi nella riduzione dei costi, tuttavia, gli osservatori sono preoccupati per il repentino calo del livello di capitale Cet1 di Commerzbank, intaccato di oltre 160 punti base negli ultimi sei mesi. Dal 13,1% del 31 dicembre 2015, l’istituto tedesco è passato all’11,5% del 30 giugno 2016, un calo non previsto dagli analisti. Negli stress test condotti dall’Eba (condotti sui dati al 31 dicembre 2015), la banca di Francoforte ha registrato una prestazione nella media degli altri istituti europei, con un Cet1 del 7,4%.

Il mercato ha reagito alla relazione semestrale e al profit warning dell’istituto di Francoforte bersagliandolo con pesanti vendite. Il titolo Commerzbank ha chiuso la giornata di contrattazioni a Francoforte in calo del 9,19% a 5,23 euro. Da inizio anno il valore delle azioni della banca tedesca è sceso del 44%.

(Pubblicato su Italia Oggi/ MF/Milano Finanza, quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)


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