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Ecco i veri conti delle Bcc. Report (riservato) di Prometeia

Redditività negativa, margine di intermediazione in calo, peggioramento dell’Npl ratio. Sono alcuni dei dati messi in rilievo da un report non pubblico di Prometeia sulle Bcc letto da Formiche.net.

La società di consulenza bolognese specializzata anche nelle analisi dei bilanci e presieduta dall’economista Angelo Tantazzi (nella foto) ha passato al setaccio un campione molto elevato delle Banche di credito cooperativo (pari all’89% della rappresentatività del sistema delle Bcc) e ne ha tratto alcune conclusioni. Ecco le principali.

L’ANDAMENTO DELLA RACCOLTA

Il 2015 si è caratterizzato per la “riduzione dei crediti a clientela anche se a ritmi meno intensi di quelli dei principali gruppi nazionali – sottolineano i ricercatori di Prometeia – mentre la raccolta diretta da clientela è cresciuta grazie alla raccolta a breve (soprattutto dei conti correnti) che ha più che compensato la flessione dei titoli obbligazionari”. È proseguita – si legge nel report – “la ricomposizione della raccolta totale verso forme indirette, in particolare risparmio gestito e prodotti assicurativi”

COSA SUCCEDE ALLA REDDITIVITA’

La redditività nel 2015 nelle Bcc “è stata negativa perché penalizzata dai minori ricavi da intermediazione, dall’aumento dei costi operativi e da un flusso di rettifiche che, seppure in lieve riduzione, è rimasto su livelli elevati per la necessità di aumentare il grado di copertura dei crediti deteriorati”, è scritto nel report della società bolognese.

COME CAMBIANO I MARGINI

Due sono i fattori che hanno ridimensionato il margine di intermediazione: “I minori ricavi da interesse (per la riduzione dei tassi di mercato e la mancata crescita dei volumi di credito) e la flessione del risultato di negoziazione (anche per il venire meno di proventi da cessione o riacquisto di titoli)”. Solo le commissioni nette – aggiungono gli economisti di Prometeia – hanno sostenuto i ricavi grazie al contributo dei servizi di gestione del risparmio e di collocamento di prodotti assicurativi.

I RISCHI ALTI

Il cost of risk delle Banche di credito cooperativo “è sceso a 223 pb (227 nel 2014) ma continua ad essere superiore ai livelli dei principali gruppi nazionali”. Nonostante la riduzione del flusso di rettifiche su crediti (dovuta anche ai minori passaggi netti da crediti in bonis a crediti deteriorati), “la percentuale di assorbimento del margine di interesse resta elevata (74%) anche per la riduzione dei ricavi”.

OCCHIO ALL’NPL RATIO

L’NPL ratio “è ulteriormente peggiorato soprattutto per i passaggi a sofferenza da altre categorie di deteriorati, ma è anche proseguito l’innalzamento dei livelli di copertura che si stanno avvicinando ai livelli dei principali gruppi bancari italiani”.



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