Bianco, raffinato e con dettagli floreali di colore ocra. Copre testa, braccia e gambe, come tutti i costumi devono essere per rispettare le regole di abbigliamento femminili secondo la sharia. Così è il burkini made in Italy presentato alla Milano Fashion Week 2016, durante la sfilata della stilista Raffaella D’Angelo. Come ogni anno, a presentare la collezione Spring- Summer 2017, è stata la nuotatrice italiana Federica Pellegrini.
IL BURKINI DI D’ANGELO
Raffaella D’Angelo è una nota stilista italiana, nata a Como, ma da tempo in pianta stabile a Milano. Da 25 anni è specializzata nel disegnare costumi da bagno. È nota per le sue creazioni sartoriali versatili e sensuali. Gli altri capi che fanno parte della nuova collezione sono costumi da bagno interi e due pezzi, nelle tonalità del rosa, verde, bianco, arancio e beige.
IL FOTO-RACCONTO “BURKINI: MODA, RELIGIONE E POLEMICHE”
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DIVERSAMENTE SENSUALE
Il Giornale ha raccontato la presentazione con particolare entusiasmo: “Segno di modernità è la realizzazione del burkini in un morbido tessuto elasticizzato, lo stesso dei costumi da bagno: un capo nei temi moda del gusto italiano che al contempo rispetta la cultura delle donne che lo indosseranno: gambe coperte con fuseaux, una maglietta molto lunga e con le maniche, un cappuccio che lascia scoperto il viso. L’effetto è molto sensuale: la fisicità non è essenziale per essere sensuali”.
LE POLEMICHE
La versione in inglese del sito Al Arabiya ne ha parlato, tenendo conto però delle polemiche provocate dal burkini: “La Settimana della Moda di Milano ha visto il lancio del primo burkini realizzato in Italia, dopo lo scandalo scatenatosi quest’estate sulle spiagge francesi”. L’emittente emiratina ha sottolineato il fatto che a presentare la collezione firmata da D’Angelo sia stata la campionessa olimpica Federica Pellegrini.
SEGNO DI APERTURA?
Ci sono state “reazioni eccessive, scomposte, sessiste”. La stilista ha dichiarato al Corriere della sera che la sua creazione ha dimostrato parte dell’intolleranza della società. “Io voglio vestire tutte le donne, la bellezza non è solo fisica […] Voglio vestire tutte le donne. La religione non c’entra. Sono cattolica, ma considero la mia decisione di disegnare burkini un segno di apertura. I costumi da bagno non possono ignorare i cambiamenti e non possono discriminare una parte del mondo delle donne”.
D’Angelo partecipa da anni a molte fiere di moda a Dubai. Una scelta di mercato?