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Riforma pensioni e Ape, ecco la bozza integrale dell’accordo governo-sindacati

L’intesa c’è, i dettagli non ci sono tutti. Oggetto: le pensioni. Per la decisione finale, infatti, bisognerà aspettare metà ottobre e il disegno di legge di Bilancio. Comunque, sulle nuove regole per le pensioni, governo e sindacati hanno raggiunto un primo accordo con un verbale di cinque pagine firmato ieri.

Nel documento alla base dell’intesa tra governo e sindacati non si dice quanti soldi ci saranno per finanziare il pacchetto e si premette che l’obiettivo è «adottare alcune delle misure elencate di seguito». Non per forza tutte, dunque, nota il Corriere della Sera. Una vaghezza forse necessaria a ottenere le firme di tutte e tre i sindacati, Cgil, Cisl e Uil.

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha detto: “Vogliamo rendere disponibili sei miliardi di euro in tre anni”. L’anno prossimo la dote dovrebbe essere di 1,7 miliardi, per poi salire a 2,2 nel 2018, e a 2,5 l’anno successivo. Ma tutto dipenderà da quel mosaico di spese e coperture chiamato legge di Bilancio.

Le misure indicate ieri sono quelle annunciate negli ultimi giorni, con qualche novità per l’Ape, l’anticipo pensionistico: scende da 1.500 a 1.300 euro lordi al mese il tetto massimo per evitare tagli sull’assegno alle categorie deboli. Forse è anche il risultato dei rilievi arrivati nei giorni scorsi dalla Ragioneria dello Stato che, proprio a causa dell’Ape, temeva un aumento della spesa pensionistica di oltre l’1%.

ECCO LA BOZZA DELL’ACCORDO FIRMATA IERI



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