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Vergogna a Melito. Intervenga la ministra Boschi

La triste, drammatica, dolorosa e vergognosa vicenda dello stupro di gruppo a danno di una tredicenne e la reazione altrettanto oscena e offensiva di una parte della comunità di Melito ci deve far riflettere sui profondi e terribili problemi che attraversano il nostro Paese.

Non c’è molto da dire. C’è una parte di una comunità che difende la violenza e che considera la donna un corpo-oggetto.

Invito la ministra Maria Elena Boschi a prendere una qualche iniziativa a sostegno della vittima, che ha avuto il coraggio, malgrado tutto quello che vediamo oggi, di lottare.

Donne e uomini che rifiutano la violenza, che sostengono la dignità della donna e il principio assoluto per cui le bambine e i bambini devono essere tutelati, sempre, devono stringersi attorno alla ragazza, alla sua famiglia e alla parte sana della comunità che ha detto NO.

Serve che lo Stato ci sia, che la comunità ci sia, affinché questi orrori non si ripetano, affinché venga tutelata la sicurezza, la salute e l’integrità psico-fisica di tutte. Il mio pensiero va anche a tutte quelle donne che vivono una condizione di oppressione, psichica, fisica, che soffrono e che non riescono, per tante ragioni, a denunciare o a reagire. Serve un segnale, anche per loro, che c’è chi è disposto ad alzarsi e stare dalla loro parte.

Col pensiero e col cuore, intanto, sono con quella giovane donna, che lotta per la sua dignità!



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