Per Hillary Clinton, festa di compleanno senza gli auguri del suo rivale, ma con una torta offertale dal suo staff prima di una tappa della campagna elettorale. La candidata democratica ha compiuto, ieri, 26 ottobre, 69 anni: il regalo più bello, probabilmente, è stato un sondaggio pubblicato dall’Ap secondo cui il suo vantaggio su Donald Trump a livello nazionale è salito a 14 punti: 51 per cento a 37 per cento.
E’ il margine più ampio raggiunto nelle rilevazioni recenti dalla candidata democratica, che per l’Ap sarebbe prossima a una vittoria potenzialmente schiacciante, alimentata dal solido afflusso democratico al voto anticipato e dalla crescente convinzione dei suoi sostenitori, mentre il fronte dei repubblicani non è unito.
Il rilevamento dell’Ap è però in contraddizione con l’andamento della media dei sondaggi calcolata da RealClearPolitics, secondo cui il vantaggio dell’ex first lady sul magnate s’è invece ristretto da 6 a 4 punti, 47,8 per cento a 43,4 per cento, con perdite di quota preoccupanti, in particolare, negli Stati in bilico come la Florida e la North Carolina.
Su Twitter, Hillary s’è festeggiata in modo per nulla scaramantico: ”Happy Birthday to this future president”, cioè Buon Compleanno a questo futuro presidente, con una foto in bianco e nero di lei bambina. In un altro tweet, l’ex first lady ha postato una cronologia della propria vita, con una foto a colori relativamente recente, di profilo, con gli occhiali da sole.
Quando le è stato chiesto come si sentiva a 69 anni, mentre s’imbarcava sull’aereo per un comizio in Florida, la Clinton ha sorriso e s’è mostrata in piena forma, come per esorcizzare le illazioni fatte sulla sua salute malferma dal suo rivale.
S’è intanto appreso che Hillary ha scelto di passare la notte dell’Election Day al Jacob K. Javits Convention Center di Manhattan, costruito nel 1986 sulle rive dell’Hudson, ”perché é lo spazio coperto più grande di New York”, ha spiegato la sua portavoce Jennifer Palmieri. Trump non ha ancora annunciato dove passerà la notte elettorale.
Per tutti i media, la scelta di Hillary è anche simbolica, perché l’edificio è tutto vetrate ed è, quindi, il luogo più adatto per rompere metaforicamente, se diventerà la prima donna presidente, il soffitto di cristallo che nel 2008 aveva solo scalfito. In quell’anno, ammettendo la sua sconfitta alle primarie contro Barack Obama, l’ex first lady aveva fatto un discorso divenuto famoso sulla causa femminile in politica: ”Anche se non siamo state in grado di rompere il più alto e il più duro dei soffitti di cristallo, oggi, grazie a voi, ci sono circa 18 milioni di crepe”, aveva detto, riferendosi ai voti avuti nelle primarie.
La Clinton aveva di nuovo citato il soffitto di cristallo dopo aver avuto la certezza della nomination e alla convention di Filadelfia.