“Chi ci piacerebbe intervistare?”. È la domanda che ci siamo posti quando, nel 2009, noi di Telos A&S abbiamo deciso di lanciare PRIMOPIANOSCALAc, una pubblicazione dedicata ogni mese all’intervista di un personaggio. La risposta immediata è stata: Zygmunt Bauman, uno dei più influenti pensatori del nostro tempo. Ma perché il grande Bauman avrebbe dovuto concedere un’intervista a una testata senza storia? E soprattutto, come arrivare a Bauman?
Secondo una tradizione italica, quando si pensa di contattare un personaggio noto, la prima cosa che si fa è trovare qualcuno che ci possa presentare. “Digli che lo chiami a nome mio…” è l’apritisesamo in versione made in Italy.
Noi preferiamo provare sempre un’altra strada, che è – molto semplicemente – la strada del provare. È così che gli abbiamo scritto.
Buttare giù quella lettera è stata una gran sudata. Non volevamo apparire troppo dimessi (leggi “sfigati”) ma nemmeno pretenziosi. Alla fine la lettera è partita e, incredibile a dirsi, Bauman ha risposto un laconico ed entusiasmante “I will do it”.
Riproporre quella intervista ci sembra il modo migliore per arricchire questo blog su Formiche, fino a ora dedicato alle nostre video-interviste di pinITALY. Da oggi, le interviste scritte di PRIMOPIANOSCALAc e i video di pinITALY si alterneranno in ordine sparso.
Intanto godiamoci le parole del grande sociologo inglese, l’autore della folgorante definizione “società liquida”. In questa attualissima intervista, Bauman sostiene che “viviamo in un intervallo tra due normalità”, un momento nel quale il vecchio sta morendo e il nuovo non può ancora nascere. Ora non resta che leggere l’intervista per capire perché. Leggi qui
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