La candidata democratica Hillary Clinton ha il vento dei sondaggi in poppa, soprattutto se si guarda ai Grandi Elettori: le sue chance di vittoria sono del 95 per cento, secondo un sondaggio Reuters/Ipsos, mentre il sito specializzato Fivethirtyeight.com le calcola all’86 per cento. E il New York Times attribuisce ai democratici due possibilità su tre di rovesciare la maggioranza in Senato.
Ma il candidato repubblicano Donald Trump tira fuori il suo programma per i suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca e resta aggressivo e combattivo, nonostante spunti l’ennesima donna, l’11.a, che lo accusa di molestie sessuali. “Dopo il voto – dice lui – , le denuncio tutte”.
Il confronto fra i rivali resta aspro. Hillary usa l’ironia: ”Ho trascorso 4,5 ore in dibattiti con Trump” e, quindi, ”ho mostrato di avere la forza per essere presidente”, dice in un comizio con il suo vice Tim Kaine. Donald accusa l’ex first lady: ”Non corre contro di me, ma contro il cambiamento”.
SONDAGGI A SENSO UNICO
Nei calcoli Reuters/Ipsos, i Grandi Elettori per la Clinton sono 326 e quelli per Trump 212 – 270 è la quota necessaria per conquistare la Casa Bianca – . Il successo dell’ex first lady sarebbe cioè confrontabile con quelli di Barack Obama nel 2008 e nel 2012, rispettivamente contro John McCain e Mitt Romney.
Fivethirtyeight.com, invece, dà alla Clinton 340 Grandi Elettori e a Trump 198. Più prudente, l’altro sito specializzato, 270towin.com, ne dà 258 alla Clinton e 157 a Trump, lasciandone 123 in sospeso negli Stati in bilico, che si sono ridotti a 10.
Secondo il Nyt, i democratici hanno il 65 per cento di chance di riconquistare la maggioranza al Senato, dove sono in minoranza dal 2014. L’8 Novembre, infatti, non si elegge solo il 45° presidente Usa, ma si eleggono anche tutti i 435 deputati (al momento 247 repubblicani e 188 democratici) e 34 senatori su 100 (24 repubblicani e 10 democratici; al momento complessivamente sono 54 repubblicani, 44 democratici, due indipendenti), oltre a 12 governatori (sette democratici e cinque repubblicani) su 50.
Il partito repubblicano sta concentrando i suoi sforzi proprio sul Senato e sulla Camera, per evitare il sorpasso da parte dei democratici, dando per persa la Casa Bianca.
LA BRECCIA DEI BROGLI
L’allarme brogli lanciato da Trump continua a fare breccia nell’elettorato, specie conservatore (anche se, in questi casi, le domande dei sondaggi appaiono spesso orientate): per il rilevamento Reuters/Ipsos, oltre la metà dei repubblicani non accetterebbe una vittoria della Clinton e il 70 per cento la riterrebbe frutto di trucchi.
E un sondaggio Huffington Post/YouGov mostra che i sostenitori di Trump giudicano impossibile una vittoria legittima di Hillary. Inoltre, oltre la metà dei ‘clintoniani’ non considererebbe Trump, se eletto, un “legittimo presidente”; e quasi i due terzi dei “trumpiani” non riconoscerebbero Hillary.
LE ACCUSE DI MOLESTIE CONTRO TRUMP
Jessica Drake è l’11° donna a uscire allo scoperto e ad accusare Trump di molestie: da due settimane, si viaggia sulla media di quasi una al giorno. Accompagnata dal proprio avvocato, la Drake ha fatto una conferenza stampa e ha raccontata che il magnate la baciò senza il suo consenso e le offrì 10.000 dollari per stare in albergo con lui – i fatti risalirebbero al 2006 – . La donna ha mostrato una sua foto insieme a Trump scattata in quell’occasione.
Di routine la reazione del magnate: ”Tutte le mie accusatrici dicono bugie e, dopo le elezioni, farò causa a ognuna di queste bugiarde”.