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Il Sudan in mostra al Maxxi

L’autrice e fotografa Enikö Nagy ha passato vari anni a raccogliere documenti fotografici e testimonianze di momenti della vita quotidiana di oltre 45 tribù e comunità etniche sudanesi, percorrendo un territorio di 30 mila km, per realizzare il suo libro fotografico e letterario “Sand in my eyes: Sudanese Moments” in lingua inglese e araba. Una mostra itinerante tratta dal libro si svolgerà presso il Maxxi a Roma da mercoledì al 6 novembre. Nagy presenta il Sudan da un’angolazione del tutto inedita attraverso un mosaico di immagini e parole, tratte da oltre 26 mila foto e migliaia di brani di narrazioni tradizionali del Sudan. Strutturata nell’arco di una giornata, che si svolge dall’alba al tramonto in vari luoghi, caratterizzati da modi di vita diversi, la narrazione visiva esplora i ricchi e variegati modelli culturali e la filosofia di vita del Sudan. Attraverso le lenti della vita nomade e stanziale, l’autrice esplora individui e comunità, concetti di generosità e gentilezza, mascolinità e femminilità, attività domestiche, rituali e vita spirituale. Le foto catturano le atmosfere e la poesia della vita quotidiana e delle rare cerimonie, mentre i racconti popolari, le leggende, i miti, le poesie, i proverbi e gli aneddoti ci introducono nel tessuto sociale.

Nagy ha incontrato e si è messa all’ascolto di capitribù, anziani, poeti, cantanti e persone comuni intorno a un fuoco, presso i tribunali tradizionali e nelle capanne adibite a cucina, e di donne intente a preparare profumi o le salme dei defunti. Ha incontrato gente al lavoro nei campi, viaggiato in compagnia di mandriani di cammelli ed allevatori di bestiame e partecipato a cerimonie sciamaniche, condividendone la vita di tutti i giorni ed ascoltandone le narrazioni tradizionali. Il suo viaggio epico offre uno sguardo intimo su un popolo e sull’esperienza umana. L’appuntamento romano della mostra itinerante, che ha già fatto tappa a Monaco di Baviera, Berlino, Madrid, Londra, Budapest e Ginevra, è organizzato congiuntamente dall’Iccrom (Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali) e dall’ambasciata della Repubblica del Sudan. Le prossime tappe della mostra toccheranno la Norvegia, l’Austria, l’Olanda, il Belgio, la Francia, la Spagna, gli Stati Uniti e il Sudan.

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