Di solito l’Fbi non commenta le inchieste in corso, tanto meno se si è in piena campagna elettorale, e non ci sono prove concrete o indizi chiari di reato. Ma lo scorso 28 ottobre una notizia ha scosso la corsa alla presidenza degli Stati Uniti: il direttore dell’Fbi, James Comey, ha comunicato che la polizia federale sta ancora indagando su nuove email che coinvolgono il server privato utilizzato dal candidato del Partito democratico, Hillary Clinton. Tutta colpa delle mail emerse durante l’indagine a carico dell’ex congressista Anthony Weiner, ex marito di Huma Abedin, l’assistente dell’ex segretario di Stato.
HUMA ABEDIN, L’ASSISTENTE FEDELE
Ma chi sono Abedin e Weiner, la coppia (scoppiata) che ha messo nei guai Hillary Clinton a soli 11 giorni delle elezioni presidenziali? Finora erano stati personaggi secondari, parte dell’entourage dell’ex segretario di Stato. Oggi, invece, sono i protagonisti di una storia di intrighi, messaggi narcisistici e pruderie sessuali che potrebbe ostacolare la corsa della Clinton verso la Casa Bianca.
Abedin è l’assistente di fiducia, il braccio destro della candidata del Partito democratico. Nata a Kalamazoo, Michigan, nel 1976, voleva diventare giornalista della Cnn. Figlia di un intellettuale musulmano e di una professoressa pachistana, Abedin è cresciuta a Yeda, in Arabia Saudita.
L’AMICIZIA CON HILLARY CLINTON
Tornata negli Stati Uniti a 18 anni, si è laureata all’Università George Washington. Le due si sono conosciute nel 1996, quando Clinton era first lady e Abedin una stagista di 19 anni alla Casa Bianca. La ragazza voleva fare esperienza nel dipartimento di comunicazioni del presidente, ma è stata assegnata alla first lady. Da lì non si sono più separate. Quando Hillary Clinton è arrivata al dipartimento di Stato ha voluto Abedin con lei. “È saggia, infaticabile e una graziosa giovane donna che lavora”, ha detto Hillary Clinton. “Huma Abedin ha l’energia di una donna di 20, la fiducia in se stessa di una donna di 30, l’esperienza di una donna di 40 e la grazia di una donna di 50 – ha aggiunto Clinton – . Infine, la sua combinazione di equilibrio, gentilezza e intelligenza è unica e sono fortunata ad averla nel mio team”.
Abedin ha sempre affiancato Hillary come assistente personale e consigliere. Oggi è il vicepresidente della campagna elettorale. “In questi anni abbiamo condiviso più pranzi di quanti ne possiamo contare, abbiamo festeggiato insieme e ci siamo consolate a vicenda”, ha raccontato Abedin in un’intervista alla rivista Vogue.
ANTHONY WEINER, IL MARITO TRADITORE
Quando Hillary Clinton è entrata a fare parte del governo del presidente Barack Obama, Abedin ha conosciuto l’ex congressista del Partito democratico Anthony Weiner, in occasione di un evento nel 2001. Nove anni dopo, l’ex presidente Bill Clinton li ha sposati.
Nato a New York nel 1964, Weiner appartiene a una famiglia di origine ebraica. Voleva fare il meteorologo prima di appassionarsi alla politica. È stato collaboratore del deputato Chuck Schumer ed è diventato consigliere comunale a New York nel 1991. Nel 2002 ha votato a favore dell’intervento militare in Iraq – per poi pentirsene – e ha criticato pesantemente l’Arabia Saudita.
Il primo scandalo a sfondo sessuale nel quale è stato coinvolto risale al 2011: si è dovuto dimettere dal Congresso dopo che la pornostar Ginger Lee ha pubblicato le foto hard inviate dal politico a una quindicenne della Carolina del Nord. Nel 2013 ha ritirato la sua candidatura al comune di New York per altri scandali sessuali. Quell’anno si è anche separato da Abedin. Il New York Post ha pubblicato il 28 agosto altre foto dell’uomo, con nudi integrali, e il figlio sullo sfondo, che sarebbero state inviate a una donna. L’Fbi ha aperto un’inchiesta contro Weiner per abusi sessuali su minori ed è da lì che sembrerebbe essere spuntato il server privato di Hillary Clinton.
JAMES COMEY, IL PALADINO DELLA GIUSTIZIA
L’ultimo personaggio della storia è James Comey, il direttore dell’Fbi. Repubblicano convinto, è stato il numero due del dipartimento di Giustizia durante l’amministrazione di George W. Bush, quando è esplosa la polemica sull’Agenzia di Sicurezza Nazionale (Nsa). Nel 2013 è stato nominato direttore dell’Fbi dal presidente Barack Obama. Aveva fatto donazioni per la candidatura di John McCain nel 2008 e di Mitt Romney nel 2012, ma non ha contribuito alla campagna elettorale in corso.