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L’Arizona dice no al voto anticipato

E’ un po’ come se l’arbitro si sia messo a fischiare a senso unico, nelle ultime battute d’un match non ancora deciso. Anche la decisione di sabato sull’Arizona, uno degli stati in bilico, va contro Hillary e a favore di Donald: la Corte Suprema degli Stati Uniti ha avallato la legge statale, voluta dai repubblicani, e bloccata da una Corte d’Appello federale, che proibisce il voto anticipato.

E’ un handicap per i democratici, perché sono soprattutto neri e ispanici a votare in anticipo: sono due “constituencies” pro-Clinton cruciali in uno Stato potenzialmente decisivo. Dopo che ottobre non ha portato una sola sorpresa, nella campagna elettorale di Usa 2016, la coda di novembre s’è pure rivelata velenosa.

Nonostante i trabocchetti sul percorso di Hillary favoriscano la rimonta di Donald, il New York Times stima, in base agli ultimi sondaggi nazionali, che l’ex fist lady ha l’85 per cento di probabilità di vincere e il magnate il 15 per cento. Sempre secondo gli analisti del Nyt, i democratici hanno il 55 per cento di probabilità di riconquistare il Senato (si vota per il rinnovo di un terzo dei seggi, 34 su 100, di cui 24 repubblicani e 10 democratici).

RealClearPolitics, che fa una media di tutti i principali sondaggi, dà Hillary al 46,6 per cento e Donald al 44,8 per cento – rispetto a ieri, il distacco è aumentato dello 0,2 per cento – . Quanto a Grandi Elettori, la Clinton ne ha 216 sicuri (ne servono 270), Trump 164, con 158 in ballo negli Stati in bilico.

Come al solito, i dati non fermano Trump, che in North Carolina dice “Vinceremo, e alla grande”. Poi, il magnate è protagonista di un siparietto con la moglie Melania, sul palco allestito sulla pista dell’aeroporto di Wilmington, davanti al ‘Trump Force One’. “Donald sarà un fantastico presidente”, afferma Melania. Elegantissima, in un tubino nero a maniche corte, l’ex modella lo descrive come “un marito meraviglioso, un padre meraviglioso, un nonno meraviglioso. Forte e coraggioso, amorevole e affettuoso”. Lui le si avvicina sul palco e la bacia, tra l’entusiasmo dei presenti.

Poi, ironizza con la Clinton che, a Cleveland, era sul palco di un evento con Beyoncé e Jay-Z, e si vanta di non avere bisogno di star per riempire di pubblico i suoi eventi. “Non ho voluto portare J-Lo e Jay-Z. Sono qui da solo. Solo io. Nessuna chitarra. Nessun piano. Niente di niente”.

Ma i sostenitori di Hillary erano stati ben felici di vederla con Beyoncé e col marito, il rapper Jay-Z. Sul palco con la coppia, la Clinton ha detto alle migliaia di fan accorsi. “Prendete questa energia con voi e aiutateci a vincere in Ohio”.

La campagna democratica ha organizzato una serie di concerti gratuiti: Bon Jovi in North Carolina, Jennifer Lopez a Miami, Stevie Wonder a Filadelfia. Sempre a Filadelfia, stasera, è ospite di Hillary la popstar Katy Perry.

(post tratto dal blog di Giampiero Gramaglia)



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