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Ciamp, Scalfari e le donne

Una delle principali accuse rivolte a Donald Ciamp – la fonetica è liberal – è quella di sessismo.
Ciamp, secondo quanto riportato dal Washington Post, avrebbe detto che i personaggi famosi possono fare con le donne quello che vogliono.
Mi è tornata in mente una puntata di OttoeMezzo in cui la Gruber ebbe come ospite Eugenio Scalfari. Scalfari, che ha fondato e diretto fino a qualche anno fa il giornale che in Italia tracciava l’orizzonte progressista al punto da dettare la linea politica al principale partito della sinistra, nel corso di quella puntata aveva dichiarato di aver avuto due donne nella sua vita. Era talmente pieno di amore che, a suo modo di vedere, era stato in grado di dare alle due donne il cento per cento di se stesso. La Gruber, donna qual è, non se lo era fatto dire due volte buggerandolo, per niente convinta che le due donne avessero vissuto quella relazione allo stesso modo. Molto più probabilmente ciascuna  aveva sofferto per quell’amore non sincero. Un amore a metà.
Di scrittori liberal e di sinistra, firme de La Repubblica, che hanno distrutto i cuori delle propri mogli lasciate per donne vent’anni più giovani ne è pieno l’orizzonte liberal e progressista.
C’è, dunque, da riflettere. Qual è la cosa peggiore per una donna di sinistra che legge La Repubblica: “Sapere che negli Stati Uniti c’è un Presidente dai modi grevi e che ha mostrato un atteggiamento genericamente sessista, o sapere che il suo scrittore preferito, fuori dagli editoriali e dai libri meravigliosi che scrive, si comporta come ogni maschio, per giunta famoso, facendo soffrire la donna che gli sta vicino?”
Il più liberal e glamour dei presidenti americani cui tutti i leader di sinistra continuano a ispirarsi è J.F.Kennedy. Ecco, appunto.



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