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Europa sì, Europa no: Renzi deciditi

La decisione di togliere le bandiere dell’Unione Europea dalle scenografie ufficiali mi preoccupa molto. Si tratta di un passo indietro pericoloso, che strizza l’occhio ai populismi e a un sentimento nazionalista di cui, francamente, dovremmo fare a meno. Non mi dilungherò molto su questo punto, poiché c’è una bella nota di ReteDem indirizzata a Matteo Renzi che spiega tutto bene: i simboli sono importanti!

E il tutto si tinge di un po’ di incoerenza considerando che proprio in vista del referendum tanta attenzione è stata dedicata a noi, italiane ed italiani all’estero. Oggi è stata recapitata una lettera del Presidente del Consiglio alle iscritte e agli iscritti AIRE con cui si sponsorizza il Sì al referendum.

Si tratta, a mio avviso, di un gesto poco saggio. Lo ha evidenziato bene Mentana, una comunicazione univoca, che presenta le ragioni di una sola campana. E se a farlo è la Presidenza del Consiglio, questo è ovviamente poco consono. Dicono che potrebbe essere una lettera mandata come Segretario PD, ma questo non convince: le liste sono riservate non ai partiti, ma ai comitati del Sì e del No. Inoltre, un’azione di tale portata comporterebbe milioni di euro di spese, e dovrebbe essere tutto rendicontato dalla tesoreria del PD. Sarà facile verificare.

Le istituzioni, comunque, devono garantire tutte e tutti, specie in confronti importanti come questo sulla Costituzione. E naturalmente si sono già sollevati polveroni infiniti, ma non a torto stavolta.

Un consiglio: Renzi, cambia consiglieri e responsabili della comunicazione. Troppe scivolate…

 



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