Non si arresta la scalata di Vincent Bolloré con Vivendi su Mediaset (qui l’articolo di ricostruzione e commento di Formiche.net). Secondo le indiscrezioni raccolte da Formiche.net, oggi il gruppo francese comunicherà di essere salito ancora nel capitale sociale del gruppo televisivo del Biscione berlusconiano. I rumors finanziari milanesi attestano che la quota comunicata oggi sarà del 15-16%.
COSA SUCCEDE A PIAZZA AFFARI
Stamattina, intanto, continua il rally di Mediaset a Piazza Affari. Dopo il rialzo di oltre il 30% della vigilia, il titolo sale di quasi sei punti percentuali, sostenuto dal raid di Vivendi, che si è portata sopra al 12%. In calo a neutral le raccomandazioni degli analisti.
I GIUDIZI DI ANALISTI E BANCHE D’AFFARI
Viene limato il giudizio sul titolo Mediaset dagli analisti finanziari all’indomani del raid di Vivendi che si è portata al 12,32% del capitale. Scende di una tacca il giudizio di Main First Bank, che passa da outperform (prestazione in Borsa superiore all’indice di riferimento) a neutral, con un prezzo obiettivo di 3,8 euro per azione, superiore peraltro ai 3,58 euro della chiusura di ieri dopo un rialzo del 31%. Analogo il taglio della raccomandazione di Ubs, che passa da buy (acquistare) a neutral.
COSA STA FACENDO BOLLORE’
Il finanziere bretone che lunedì aveva detto di essere al 3% della società e volersi portare con Vivendi al 10-20%, ha annunciato ieri di aver già raggiunto il 12,32% della controllata della famiglia Berlusconi. Per tutta reazione la Fininvest ha annunciato che tra azioni e diritti prenotati per oggi è già salita al 39,77% dei diritti di voto (azioni proprie escluse). Ieri, e prima degli annunci, il mercato aveva speculato sulle possibili contromosse del Biscione e sul fatto che Bolloré avesse già prenotato quote rotonde del gruppo. Alla fine ieri, il gruppo televisivo ha segnato a Piazza Affari il maggior balzo in 20 anni di quotazione, registrando a fine giornata un rally del 31,86% a 3,58 euro, tra scambi pari al 11,85% del capitale.
LA REAZIONE DEL BISCIONE
Solo alla vigilia Vivendi aveva annunciato di avere già il 3% del Biscione e di puntare a essere il secondo maggiore azionista industriale con una quota “in un primo tempo”, appunto, fino al 20% del capitale. E già a caldo Fininvest aveva gridato contro la “vera e propria scalata ostile” in atto, facendo sapere di non voler “arretrare neppure di un passo dalla sua posizione di azionista di riferimento di Mediaset”. Così a meno di 24 ore la holding di via Paleocapa ha quindi annunciato di aver presentato alla Procura della Repubblica di Milano e per conoscenza alla Consob una denuncia per manipolazione del mercato nei confronti di Vivendi, con un atto predisposto dall’avvocato Niccolò Ghedini, lo storico legale di Silvio Berlusconi.