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Ecco le ragioni della Fim-Cisl di Bentivogli sul referendum del 4 dicembre

«Non ci interessa essere pro o contro il Governo Renzi ma ci interessa solo il merito della riforma che rappresenta un’occasione di modernizzazione del Paese». Parole chiare e dirette quelle usate dal segretario generale dei metalmeccanici della Cisl, Marco Bentivogli, nella lettera inviata a tutti gli iscritti della Fim a sostegno del “sì” al referendum costituzionale.

LA NATURA DEL SOSTEGNO DI FIM-CISL AL “SÌ”

Su questo tema – si legge nella missiva – troppo spesso «assistiamo, in TV e sui giornali, come sui social network, ad un dibattito eccessivamente fazioso, fatto di tifoserie, insulti e personalizzazioni che denotano una totale mancanza di volontà di informare».

Personalmente, spiega Bentivogli, «ci confrontiamo con qualsiasi partito e Governo con un unico faro: il merito delle questioni. Per questo la Fim e la Cisl negli ultimi referendum costituzionali si è sempre schierata: per il Si nel 2001 (riforma D’Alema), per il no nel 2006 (riforma Berlusconi). Scelte dettate sempre dai contenuti e dal merito e da null’altro».

LE INIZIATIVE LOCALI E REGIONALI DI CONFRONTO

La Fim, fin dall’approvazione della proposta di riforma, «ha prima di tutto approfondito il testo e il contenuto confrontandosi con un gruppo di esperti (economisti e costituzionalisti) di vari orientamenti per veri care l’impatto della riforma sui temi che riguardano in modo particolare il lavoro e il mondo dell’industria». Per questo – continua il segretario generale – vi sono state «numerose iniziative locali e regionali di confronto ascoltando le posizioni pro e contro.

Sulla base di tale analisi «abbiamo espresso un orientamento complessivamente favorevole, senza ipocrisie, perché riteniamo che con la riforma si superino una serie di problemi che da tempo bloccano il Paese».

IL RUOLO DI EDUCATORE ALLA CITTADINANZA ATTIVA

Bentivogli spiega anche che «come Fim, abbiamo preso anche posizioni critiche e di dissenso nei confronti di questo Governo. Riteniamo però doveroso che il sindacato, non solo si esprima su temi molto rilevanti per il nostro Paese, quale ad esempio quello della Riforma Costituzionale, ma che recuperi quel ruolo di educatore alla cittadinanza attiva che renda le persone informate, consapevoli e, quindi, più libere di decidere e di scegliere».

«Abbiamo discusso e votato all’unanimità questa posizione – si legge ancora nella lettera – negli organismi democratici che rappresentano tutte le realtà d’Italia, in Consiglio Generale e in Esecutivo nazionale».

L’INVITO A UN VOTO CONSAPEVOLE

«Siamo un’organizzazione libera gelosa della propria autonomia», spiega Bentivogli. «Non abbiamo mai fatto e non faremo mai campagne elettorali e sappiamo bene che ogni iscritto voterà ciò che riterrà più opportuno, liberamente. Per noi, a differenza di altri, la libertà è un valore anche quando le scelte personali non corrispondono con i nostri orientamenti».

E, rivolgendosi agli iscritti della Fim, li esorta a un voto consapevole: «Ci teniamo che tu partecipi al voto ascoltando tutte le posizioni (del Si e del No) ma informandoti sul merito della Riforma e su nient’altro. Esattamente come quando chiediamo di pronunciarti sugli accordi sindacali». Senza informazione completa e consapevolezza su ciò che si vota, conclude il segretario generale dei metalmeccanici della Cisl «la democrazia resta vuota e svilita. Liberi, responsabili, partecipi e consapevoli. Queste sono le precondizioni della democrazia che per noi saranno sempre irrinunciabili».


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