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La legge di bilancio 2017, tutte le misure in pillole

Matteo Renzi

Tra pochi giorni, inizia il 2017. Finisce l’anno 2016 (“anno bisesto, anno funesto”). Cosa ci porterà l’anno nuovo? Il futuro dipende da molti fattori imprevedibili e prevedibili. Tra quelli prevedibili, gli effetti della legge di stabilità. Ma, quanti di Noi l’hanno letta con attenzione? Per questo, l’abbiamo esaminata con l’occhio clinico, da medici e non da economisti e Vi proponiamo la nostra analisi ed il nostro commento.
Il 7 dicembre 2016, in seconda lettura e con “fiducia tecnica”, è stata approvata definitivamente la prima legge di bilancio (in precedenza si chiamavano leggi finanziarie e, poi, leggi di stabilità), a valere per il triennio 2017-2019. Si tratta del solito “provvedimento-mostro”, che vale circa 27 mld. di euro con riferimento al 2017.

Segnalo alcune delle principali misure.

Aumenta dal 2017 l’importo del premio incentivato di produttività (da 2.000 a 3.000 €, e fino a 4.000 € in caso di coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro), detassato al 10% (cedolare secca) ed esteso, oltre che ad operai ed impiegati del settore privato, anche ai quadri ed a una fetta della dirigenza non apicale, che sarà appannaggio dei redditi fino ad 80.000 € annui lordi, non solo più fino ai 50.000 €. Il premio anzidetto potrà essere convertito nei benefit ricompresi nel welfare aziendale, del tutto esentasse.

Sconti fiscali per rilanciare gli investimenti produttivi delle imprese sui beni strumentali (super-ammortamento al 140% del valore), nonché su quelli tecnologici in chiave “Industria 4.0” (iper-ammortamenti al 250%); prorogata per un biennio la “nuova Sabatini”, che agevola i finanziamenti per l’acquisto dei macchinari per le piccole e medie imprese.

Prorogato (fino al 2020) e potenziato (dal 25 al 50%) il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo.

Prorogati fino al 31/12/1017 gli sconti fiscali (al 50%) per le ristrutturazioni edilizie e gli acquisti di mobili e l’ecobonus al 65%. Quest’ultimo avrà una versione potenziata al 75% per i condomini. Prevista altresì la piena tracciabilità, nei condomini, delle spese relative a lavori e servizi resi.

Operatività piena del taglio dell’Ires (dal 27,5 al 24%) ed introduzione dell’Iri (imposta sul reddito dell’imprenditore), che consente agli imprenditori privati ed alle Società in nome collettivo ed in accomandita semplice in regime di contabilità ordinaria di applicare sugli utili lasciati in azienda l’aliquota Ires del 24%, in luogo dell’Irpef in misura progressiva.

Dal 1° gennaio 2017 debutta il regime di cassa per le partite Iva in contabilità semplificata, su opzione triennale del contribuente interessato, cioè imposte pagate su quanto incassato e non più su quanto fatturato; per le imprese più grandi, il cosiddetto “Gruppo Iva” (unico soggetto giuridico che mette insieme soggetti collegati tra loro da rapporti economici e finanziari) opererà dal 1° gennaio 2018.

Confermato il congedo obbligatorio per i neo-papà (2 giorni nel 2017; 4 giorni nel 2018); introdotto un bonus di 1.000 € annuali per l’iscrizione all’asilo-nido dei nuovi nati dal 2016.

Blocco dell’aumento dell’Iva (dal 10 al 13% e dal 22 al 24%), ma solo per il 2017, per sterilizzare le clausole di salvaguardia previste dalla legge di stabilità 2016. Il problema si riproporrà dal 2018, quando dovranno essere garantiti non meno di 19 mld. di nuove entrate per l’Erario, a causa dei nuovi aumenti dell’Iva e delle accise, previsti sempre dalle clausole di salvaguardia anzidette.

Previsti poco più di 700 milioni di euro, nel 2017, per la spending review dei ministeri e della presidenza del Consiglio dei ministri, risparmi che devono essere confermati nel 2018, 2019, 2020 e seguenti.

Dal prossimo anno accademico, no tax area per gli studenti di nuclei famigliari con Isee fino a 13.000 €, con tasse calmierate fino a 30.000 €. Super-borse da 15.000 € per 400 studenti meritevoli e bisognosi e premi alla ricerca per i migliori dipartimenti universitari.

No tax area (di 8.125 €), sotto forma di detrazione d’imposta per tutti i pensionati, ma con meccanismo decrescente al crescere della pensione, con azzeramento ai 55.000 € lordi/anno; incremento del 30% della 14esima per 2,1 milioni di pensionati fino a 750 € ed estensione della 14esima a 1,2 milioni di pensionati con redditi fino a 1.000 € (in questo caso, solo da luglio 2017).

Benefici fiscali e contributivi per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli sotto i 40 anni.

È istituito il “fondo infrastrutture”, con dotazione di 8,5 mld. di € nel triennio, risorse per ora congelate e che possono essere anticipate con prestiti della Banca europea degli investimenti e della Cassa depositi e prestiti, rimborsabili negli anni dallo Stato. Dal 2020 al 2032 sono previsti 3 mld./anno per le stesse finalità.

Per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego (e per il rinnovo del bonus di 80 € per militari e forze dell’ordine) sono previsti 1,48 mld. nel 2017 e 1,93 mld. a partire dal 2018, che comprendono anche i 300 milioni stanziati l’anno scorso dalla legge di stabilità per i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici.

L’aliquota contributiva dei lavoratori autonomi, titolari di posizione fiscale ai fini Iva, iscritti alla gestione separata Inps e non iscritti ad altre gestioni né pensionati, è ridotta per un triennio al 25%.

Il Fondo sanitario nazionale standard per il 2017 sarà di 113 mld. (rispetto ai 111 mld. del 2016); salirà a 114 mld. nel 2018 ed a 115 mld. nel 2019. I governatori potranno ancora essere commissari per la sanità nella loro Regione.

Oltre a quelle anzidette, sono presenti decine, centinaia di norme relative a sussidi, regalie, concessioni, comprese regole meno severe per i Comuni che sforano i vincoli e la possibilità, per i Comuni stessi , di utilizzare per spesa corrente i risparmi da rinegoziazione dei mutui ed i proventi degli oneri di urbanizzazione.

(prima parte di un’analisi ampia; le puntate successive saranno pubblicate nei prossimi giorni)



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