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Tutti i megatrend del prossimo futuro secondo Pictet

Democratizzazione dell’accesso alla conoscenza e robotica sono due delle grandi tendenze che stanno già trasformando la nostra vita di tutti i giorni e che la faranno da padrone nei cambiamenti del mondo almeno nei prossimi trent’anni. “Si tratta di due megatrend del futuro, che contribuiranno a orientare le strategie di investimento tematiche di Pictet Asset Management – dice a Formiche.net Massimo Noia, country manager per l’Italia che già avevamo intervistato sul tema dei megatrend di cui la banca svizzera è una pioniera e che oggi interroghiamo su quelli che saranno i megatrend del futuro, non ancora esplorati a fondo dalla ricerca.

“Quella che definiamo democratizzazione è una tendenza che sta interessando tutti gli aspetti della nostra vita – spiega Noia – Grazie alla diffusione di Internet e al cosiddetto Big data, oggi le informazioni sono molto più accessibili rispetto al passato e tutti hanno la possibilità di far sentire la propria voce. Una dinamica che aumenta la trasparenza e ha un impatto anche sulle modalità di consumo: oggi la cosa importante è avere accesso a un prodotto, non necessariamente possederlo e in cui la condivisione è fondamentale”.

Per questo ogni business deve valutare a che livello interagire e condividere. La seconda dinamica in divenire è quella dello sviluppo tecnologico: “in quest’ambito guardiamo con particolare interesse alla robotica e all’intelligenza artificiale – afferma Noia – che a nostro avviso hanno grandi potenzialità di crescita e offrono buone opportunità di investimento, a patto di riuscire a individuare i player vincenti”. Il settore è oggi ancora dominato dall’automotive, ma gli sviluppi potenziali sono disruptive: “I robot del futuro saranno più economici e potrebbero avere un impatto molto forte nel settore dell’assistenza alle persone e in molte altre attività di tutti i giorni, come testimonia il Copenhagen Institute for Future Studies della cui consulenza scientifica ci avvaliamo”.

Insomma non saranno le macchine altamente specializzate e costose che abbiamo visto negli ultimi 20 anni. Di più: potrebbero addirittura avere un ruolo nel risolvere il problema della carenza di forza lavoro dovuta all’invecchiamento della popolazione. “E questo si lega al tema dello sviluppo demografico, che è un altro dei grandi trend del futuro e uno dei principali driver in molti dei fondi tematici di Pictet Asset Management – sostiene il country manager italiano – Nel 1950 la mediana dell’età della popolazione dei Paesi Ocse era 28,6 anni: questo significa che c’erano molte persone operative nel mondo del lavoro e molte altre sul punto di entrarvi. Circa 100 anni dopo, nel 2050, si stima che l’età mediana sarà di 51,1 anni, con la quota concentrata nella fascia 60-64 anni. Questo aumento dell’età, con un conseguente aumento della popolazione oltre l’età lavorativa, pone chiaramente dei problemi”.

D’altrocanto trasforma gli anziani in consumatori attivi anche a 90 anni: in sostanza, l’invecchiamento ha fatto emergere tutta una fascia di popolazione che non lavora più, ma viaggia, acquista, ricorre a interventi di chirurgia estetica. Se si riescono a individuare i player in grado di rispondere a questa domanda tutta nuova, il successo, nel lungo termine è assicurato.


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