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Ecco le aziende premiate da Assiteca per l’innovazione digitale

LUCIANO LUCCA ASSITECA

L’innovazione delle imprese italiane, anche se a rilento, prosegue. Crescono l’attenzione al digitale e le preoccupazioni sulla sicurezza informatica, anche se i modelli organizzativi sono ancora alle prime armi e gli investimenti arrivano con il contagocce. Da 7 anni, ogni anno Assiteca, il più grande broker assicurativo italiano quotato sul mercato Aim, organizza un’indagine e conferisce un premio alle aziende italiane che praticano le migliori politiche di risk management.

Quest’anno, sul tema dell’innovazione digitale, al Premio Assiteca hanno partecipato 237 aziende con più di 50 dipendenti di tutta Italia. E giovedì 26 gennaio a Milano sono state premiate nove storie di aziende di successo (Natuzzi, Banca Mediolanum, Gruppo Fontana, Bosch Rexroth, Madi Ventura, Futura, Meccanostampi, MV Line e Fater) che brillano all’interno di un campione analizzato per dimensione, settore di attività, investimenti e sicurezza informatica dall’Osservatorio Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, che poi ha anche definito il ranking e sottolineato le tendenze più rilevanti.

Ne è derivato il Rapporto Assiteca 2016 da cui emerge, da un lato, che l’innovazione è percepita come indispensabile dal 95% delle aziende ma che, dall’altra, nel settore gli investimenti restano sotto l’1% per il 67% del campione. La ricerca del Politecnico evidenzia che per il 40% delle aziende l’innovazione digitale rappresenta un driver per migliorare efficacia ed efficienza dei processi, per il 37% è un fattore imprescindibile per lo sviluppo del business e per il 18% aiuta a non perdere competitività, mentre solo il 5% non ritiene l’innovazione digitale non prioritaria.

Una prospettiva che varia al variare della dimensione aziendale. Per le grandi imprese (oltre 250 dipendenti) sale dal 37% al 51% chi ritiene l’innovazione come indispensabile, mentre scende dal 5% al 2% chi non ne vede la rilevanza. Percorso inverso per le imprese tra 50 e 100 dipendenti, in cui raddoppia la quota di chi spinge sull’innovazione per timore della digital disruption, cioè di perdere quote di mercato.

Ora, nonostante la consapevolezza delle opportunità connesse all’innovazione digitale, meno di un’azienda su quattro investe più dell’1% del fatturato in ICT, solo il 3% investe oltre il 5%, mentre il 69% investe meno dell’1% dei ricavi complessivi in ICT e addirittura il 7% delle imprese non ha effettuato nell’ultimo anno alcun investimento in tecnologie digitali. La media complessiva è pari all’1,1%, con la proporzione tra budget investito in ICT e fatturato che cresce con l’aumentare della dimensione aziendale. Considerando solo le aziende con più di 250 dipendenti, infatti, la media degli investimenti ICT sui ricavi è del 2,3%.

La ricerca, poi, evidenzia come fattore decisivo la definizione di accurati modelli di governance. E non sempre l’attenzione al digitale si è già tradotta nella creazione di ruoli e strutture organizzative dedicate alla gestione delle strategie di digital transformation. Anzi, solo per il 14% dei casi è stata creata un’unità responsabile dei progetti di innovazione. In più, in molte realtà non vi è una chiara strutturazione dei ruoli e delle attività: nel 18% delle aziende analizzate la gestione non è strutturata e occasionale e nel 4% le diverse unità organizzative si muovono con autonomia, senza un presidio centralizzato.

Il tema più sentito, comunque, è quello della sicurezza informatica, con 8 aziende su 10 che hanno sviluppato una policy per proteggere la rete aziendale e le relative risorse digitali, mentre 2 su 3 (il 67%) ha introdotto sistemi di information security. Le paure principali sono la perdita di dati sensibili (3/4 delle aziende), gli attacchi informatici (72%) e i danni reputazionali (61%). Per contrappasso, però, 4 aziende su 5 non hanno copertura assicurativa dal rischio cyber.

“Quest’anno abbiamo scelto un tema di grande attenzione, quello della digital innovation, che ci interessava indagare in generale, ma soprattutto dal punto di vista della sicurezza informatica, tema sempre più presente nell’ambito dei rischi aziendali”, dice Luciano Lucca (nella foto), presidente di Assiteca. “Siamo felici di aver portato alla luce con l’indagine e le premiazioni tante eccellenze nazionali, distribuite su tutto il territorio nazionale e speriamo di dare un contributo e uno slancio alla riflessione e all’azione”



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