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Ecco come Beppe Grillo strizza l’occhio a Donald Trump

Più passano le settimane, più sembrano aumentare le affinità tra il Movimento 5 Stelle e il presidente eletto Usa Donald J. Trump. Secondo alcuni osservatori, questa convergenza è dovuta principalmente al progressivo spostamento a destra delle posizioni M5S. Non a caso, ci sono alcuni temi nei quali Beppe Grillo è sempre più in linea con quanto va sostenendo il leader leghista Matteo Salvini; basti pensare all’emergenza richiedenti asilo e al post “Ora è il momento di proteggerci” vergato dall’ex comico all’indomani dell’uccisione del terrorista tunisino Amis Amri per mano di due poliziotti italiani.

IL BLOG? UNA VETRINA PER TRUMP

Che in qualche modo Grillo e i suoi nutrano una certa stima per Trump, lo dimostra anche un singolare fatto verificatosi ieri. Sull’influente blog gestito dalla Casaleggio Associati è comparso un post piuttosto inusuale e fin troppo benevolo nei confronti del prossimo inquilino della Casa Bianca. A partire dal titolo: “La mossa di Trump: assicurazione sanitaria per tutti”. Roba da campagna elettorale, verrebbe da dire, che però Oltreoceano è finita da un pezzo. Si tratta di una rielaborazione tradotta di un’intervista telefonica concessa da Trump al Washington Post (), nella quale il tycoon – si legge nell’articolo firmato da Movimento 5 Stelle Europa – dichiara che “è in fase di completamento un piano per sostituire la legge di assistenza sanitaria del Presidente Obama con l’obiettivo di concedere ‘un’assicurazione per tutti’. Trump, allo stesso tempo, promette di obbligare le aziende farmaceutiche a negoziare direttamente con il governo sulle tariffe delle attuali assicurazioni Medicare e Medicaid”. E questo per “favorire la riduzione dei prezzi dei farmaci”. Insomma, promesse di facile consenso, che i 5 Stelle si affrettano a rilanciare in Italia sulla loro piattaforma principale fornendo dettagli sugli annunci di Trump e innescando un dibattito tra attivisti nei commenti.

IN DIFESA DI TRUMP

Non è comunque la prima volta che, seppure in maniera surrettizia, il Movimento fa capire di condividere certe prese di posizione del presidente eletto negli Stati Uniti. Un caso precedente a quello sull’assicurazione sanitaria, è stato la vera e propria discesa in campo in difesa di Trump e contro Buzzfeed, il sito americano aggregatore di notizie proprio come quelli della Casaleggio Associati (Tze Tze, La Fucina, La Cosa) che già si era scontrato con l’universo grillino. Il Movimento si è preso la rivincita attaccando la “colossale bufala di Buzzfeedcon un post in cui sbeffeggia il portale per essersi bevuto la “fake-news” sui fantomatici dossier del Cremlino in merito alle avventure sessuali di Trump. Emblematica la chiosa del post, particolarmente cordiale verso Trump: “I pazzi governano il manicomio. Sa, Mr. Trump, ci siamo abituati anche qui da noi”. Anche la politica estera però è un tema che avvicina i 5 Stelle al neopresidente Usa. Lo dimostra il recente intervento del deputato M5S Manlio Di Stefano che sin dal titolo svela la sua tesi: “La strategia della tensione della Nato mette a rischio l’Europa“. L’onorevole pentastellato accusa l’organizzazione atlantica di voler militarizzare l’Europa orientale in chiave antirussa e aggiunge: “Ad oggi Trump, fortunatamente, ha rassicurato gli animi e parlato di ottime relazioni con la Russia e di stupidità da parte di chi alimenta tensioni e odio”. Che dire, un salvatore della patria.

FRECCERO L’AVEVA DETTO

Va dato atto al consigliere di amministrazione Rai in quota 5 Stelle Carlo Freccero di aver fatto capire prima di altri quanto il Movimento potesse avvicinarsi a Trump. D’altronde, era stato proprio l’autore televisivo ad annunciare, pressoché in solitaria, di sostenere il tycoon contro l’odiata Hillary Clinton, come confermato in questa conversazione con Formiche.net.

Come puntualmente ricostruito da Emanuele Rossi, le prove del tifo di Grillo per Trump sono molteplici. E passano anche dalle parole di Elio Lannutti, presidente dell’associazione di consumatori Adusbef particolarmente vicino al fondatore dei 5 Stelle, che ha lodato la lettura dell’ex comico riguardo al risultato delle elezioni americane come un sonoro e pazzesco VaffaDay.


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