Aeroporto di Reggio Calabria. La befana porta sullo scalo reggino la neve ed è subito caos. Il personale è di terra ma, quanto a organizzazione, siamo a mare. L’aereo per Roma, l’unico volo in partenza la sera, non parte ed è tutto un manicomio di cambi prenotazioni e riprotezioni.
Mai vista tanta confusione sullo scalo meno trafficato al mondo. Sono più i parenti che i passeggeri e in tutto questo via vai accade un fatto: a una mamma, che non si capisce se parente o partente, scappa uno dei due figli. Il monello corre tra le fettucce che incanalano i passeggeri verso i banchi di accettazione e tocca tutto quello che attira la sua attenzione. La mamma, che ha l’altro figlio – più piccolo – in braccio, proprio non ce la fa a raggiungerlo. Allora, per fermarlo lo apostrofa così: – I carabinieri, i carabinieri ! – Ecco.
C’è n’è per un trattato di antropologia culturale. Ha ragione Roberto Saviano. Lo Stato al sud non solo continua a essere assente, ma non è desiderato.
Dopo cinquant’anni, non è cambiato nulla al sud. Sembra di rileggere “La Luna si mangia i morti” di Antonio Russello.
I carabinieri, i carabinieri!
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