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Come cambierà Luxottica di Leonardo Del Vecchio con Essilor

Luxottica sarà il perno di un colosso dell’occhialeria che nascerà dalla fusione con la francese Essilor. Lo annunciano ufficialmente le due società – dopo le indiscrezioni del Financial Times – realizzando una delle più grandi fusioni cross border in Europa per una fusione da 50 miliardi di euro. Per l’azienda di Agordo si offre anche uno sbocco alla complicata successione familiare.

I DETTAGLI 

Dal punto di vista tecnico, è prevista un’offerta pubblica di scambio (Ops) obbligatoria di Essilor con rapporto 0.461 azioni del gruppo francese per ogni azione Luxottica. Lo stesso concambio sarà applicato al pacchetto di azioni Luxottica in capo a Delfin, la finanza della famiglia Del Vecchio. “Delvecchio consegna il futuro di Luxottica ai francesi di Essilor”, scrive Carlotta Scozzari su Business Insider Italia.

I NUMERI

Il gruppo frutto della fusione tra le due società farà nascere un colosso dell’occhialeria con più di 140.000 dipendenti e vendite in oltre 150 Paesi. Sulla base dei risultati annuali del 2015 delle due società, il nuovo gruppo avrebbe realizzato ricavi netti per oltre 15 miliardi e un EBITDA netto combinato di circa 3,5 miliardi. Leonardo del Vecchio attraverso la finanziaria Delfin sarà il maggiore azionista della società che nascerà dall’unione, con una quota tra il 31 e il 38% e guiderà il colosso come presidente esecutivo e amministratore delegato. Del Vecchio, patron di Luxottica, detiene oggi il 61,90% del capitale sociale di Luxottica.

LA GOVERNANCE

Leonardo Del Vecchio (nella foto) attraverso la finanziaria Delfin sarà il maggiore azionista della società che nascerà dall’unione, con una quota tra il 31 e il 38% e guiderà il colosso come presidente esecutivo e amministratore delegato. Del Vecchio, patron di Luxottica, detiene oggi il 61,90% del capitale sociale di Luxottica. Il patron della società di Agordo – in provincia di Belluno – sarà il presidente esecutivo della società, mentre l’amministratore delegato di Essilor, Hubert Sagnieres, sarà il vice presidente esecutivo.

CONTROLLO ITALIANO?

Davvero il gruppo post fusione sarà controllat0 da Del Vecchio, come si dice dalla sede di Luxottica? Ecco cosa scrive su Facebook il giornalista finanziario Andrea Montanari: “Non avrà il controllo visto che Leonardo Del Vecchio sarà presidente esecutivo affiancato dal capo di Essilor (vice presidente esecutivo con gli stessi poteri di Del Vecchio) e avrà 8 consiglieri di 16 che non gli consentiranno la gestione tout court dell’azienda. Inoltre il 31-38% va suddiviso tra lui e i 6 litigiosissimi figli”.

LO SCENARIO

L’accordo è in grado di cambiare la dinamica dell’industria degli occhiali, un mercato da 90 miliardi di euro, considerato uno dei settori a più forte crescita. Secondo gli analisti, le prospettive per l’industria sono infatti ”ottimistiche”, con il settore previsto in crescita di oltre il 2% fino al 2020.

L’ANALISTA

E’ altamente probabile, nota l’analista di Exane Bnp Paribas Luca Solca, che quando Del Vecchio deciderà di andare in pensione le redini del nuovo gruppo passeranno a Sagnières, senza contare che in Essilor lavorano diversi manager che possono essere utilizzati all’occorrenza.

LE RAGIONI

A spingere le vendite è il cambiamento demografico, soprattutto in Asia. Dei 7,3 miliardi di persone al mondo, il 63% ha bisogno di lenti correttive ma solo 1,9 miliardi ha già acquistato occhiali, lenti o si è sottoposto a interventi chirurgici. Secondo le stime, hanno bisogno di occhiali circa 2,6 miliardi di persone, in particolare in Asia, Africa e America Latina.

I PRECEDENTI

Essilor e Luxottica avevano già valutato un accordo tre anni fa, quando Sagnieres aveva contattato Luxottica. Le trattative però non erano decollate fra lo scetticismo di Del Vecchio. Essilor da allora si è sottoposta a una ristrutturazione, con la quale è divenuta una società più orientata ai consumatori e, riporta il Financial Times, più “adatta” a Luxottica. Gli analisti ritengono da tempo che una fusione fra Essilor e Luxottica sarebbe stata positiva, offrendo un piano di successione per il gruppo, considerati i 20 anni di differenza di età fra Del Vecchio e Sagnieres.

IL COMMENTO DI DEL VECCHIO

“Con questa operazione – dice Del Vecchio che lavora all’operazione con l’aiuto di Mediobanca da 4 anni – si concretizza il mio sogno di dare vita ad un campione nel settore dell’ottica totalmente integrato ed eccellente in ogni sua parte. Sapevamo da tempo che questa era la soluzione giusta ma solo ora sono maturate le condizioni che l’hanno resa possibile”. “Finalmente, dopo cinquanta anni di attesa, due parti naturalmente complementari, montature e lenti, verranno progettate, realizzate e distribuite sotto lo stesso tetto” commenta il presidente.


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