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Hamon una speranza per la sinistra in Francia

Con il 58% dei voti, Benoît Hamon è il candidato all’Eliseo per il Parti Socialiste (PS). Un primo passo per mettere definitivamente in cantina le terze vie, le posizioni centriste e le politiche economiche-lavoristiche neoliberiste che hanno contagiato, negli ultimi decenni anche i movimenti socialdemocratici europei, condannandoli o all’irrilevanza o alla perpetua sudditanza rispetto alle forze conservatrici.

C’è bisogno di radicalità. La Sinistra deve tornare ad essere la forza capace di scaridinare le cose che non vanno, di cogliere la portata del disagio che attraversa la società e di avanzare proposte convincenti e giuste per vere soluzioni. Serve la rottura di uno status quo che sta macerando aspettative, speranze e opportunità di milioni di persone in Europa e nel mondo, specie le giovani generazioni, di cui, per altro, faccio ancora parte.

Abbiamo visto in Francia, in Italia, in Spagna e in Germania una socialdemocrazia affannata, impantanata in prese di posizioni che sono, ad essere onesti, antistoriche e opposte a quel complesso di valori che definiscono l’universo socialdemocratico.

Hamon è ora candidato all’Eliseo e ha davanti a sé una enorme sfida. In Germania, è Martin Schulz, il candidato cancelliere designato della SPD per battere Angela Merkel e contenere AfD. In Italia? Matteo Renzi è ripartito da Rimini con un’Assemblea degli amministratori locali, purtroppo con una retorica sempre uguale a se stessa. Ci sarà un congresso anche nel PD e sarà l’occasione per la sinistra del partito di presentare una proposta convincente, unitaria, e con un candidato capace di portare il cambiamento che davvero aspettiamo da tempo, in una svolta socialdemocratica vera. Che ad oggi, il PD, con questa dirigenza, non ha per niente espresso.


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