La Calabria per il NYT è tra i 52 luoghi al mondo da visitare. L’unica meta italiana. Motivo? L’enogastronomia. In effetti a Bagnara Calabra, al centro della Costa Viola Fulvio Dato è chef che se la sente sucata in fatto di sapori e “vertere” nel senso latino e “greco”. Quanto di più distante dalle americanate come Mastechef.
La Calabria è da visitare ma va, prima, raggiunta. Ed è quindi quello del NYT suggerimento più filosofico che giornalistico. Raggiungere la Calabria e visitarla è un percorso esperenziale, è l’ascesa al Monte Ventoso. La Divina Commedia. Bisogna avere l’umiltà di diventare poveri diavoli, accettare disagi e improbabili avventure, se si vuole scoprire lo scrigno di tesori nascosto dentro la regione che vanta il più basso PIL d’Italia.
La Calabria è piene di ricchezze e di bellezze. Ma occorre saper grattare dietro l’antropizzazione che è invece brutta, brutta. Orribile. La mano dell’uomo in Calabria uccide ogni cosa. Non solo è la regione peggio amministrata, ma è quella in cui i pezzi della comunità non sono capaci di farsi corpo unico e compatto. La mafia in Calabria non è da film come quella siciliana. Non si babbia come fa un Pif qualunque con la mafia calabrese. Per capirla bisogna leggere Criaco.
La Calabria è da visitare, certo, ma va prima raggiunta. Quanto ai trasporti, infatti, Cristo si è fermato a Salerno. Lì termina stancamente l’Alta Velocità. Da lì in avanti è pittoresco puro. Meglio noleggiare un’auto evitando di farsi prendere in ostaggio da treni e pullman e godere della migliore autostrada d’Italia. Gratis per giunta come in Germania. Per chi sceglie l’aereo, meglio puntare su Lamezia Terme. L’Aeroporto di Reggio Calabria è pura archeologia. Per un turista newyorchese che parte dal JFK atterrare a Reggio equivarrebbe a un automobilista che parte su di una berlina e finisce il viaggio a bordo di un velocipede.
Nessun giornalista italiano avrebbe messo la Calabria tra i luoghi da visitare. Perché l’ignoranza è appunto tale e tanta. E non c’è migliore favore che si fa alla mafia del diventare indifferenti.
Se andate in Calabria andate a Stilo e fatevi rapire dalle migliaia di pagine racchiuse dalla colonna posta al centro della cripta. Andate a Serra San Bruno e fatevi catturare dall’estati mistica della natura cara a Dio.
La Calabria è da visitare ma va raggiunta
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