Spesso si definisce un’organizzazione o un’azienda innovativa solo perché opera in settori nuovi, o considerati tali dai media. Ma è un errore perché anche in tanti settori ‘tradizionali’ ci sono aziende e organizzazioni che fanno innovazioni di processo, di prodotto o dell’offerta. E dietro a tutte queste innovazioni, ci sono donne e uomini che amano il proprio lavoro.
Persone che hanno fatto loro il proverbio africano “Chi vuole sul serio qualcosa trova una strada, gli altri una scusa” e che sanno che la vera innovazione è quella condivisa in grado di generare benessere per la collettività.
Quest’intervista fa parte della rubrica Innovatori pubblicata su www.robertorace.com. Uno spazio in cui proviamo a raccontare le storie degli Innovatori, a scoprirne modi di pensare, predilezioni e visioni del mondo. Cercando di capire meglio cosa ci riservano presente e futuro.
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“Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di fare, iniziala: l’audacia ha in sé genio, potenza e magia” (W. Goethe).
Michele Angelo Verna è da luglio 2013 Direttore Generale di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza – Associazione Industriale Lombarda delle Province di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
Verna arriva in associazione dopo importanti esperienze internazionali, nel Gruppo Techint, come responsabile globale delle Risorse Umane, Organizzazione e Comunicazione e precedentemente nel gruppo Vodafone dove ha ricoperto diversi incarichi: Direttore Risorse Umane e Comunicazione Italia e poi Regione Sud Europa. Successivamente ha ricoperto la carica di membro del Consiglio di Amministrazione di Vodafone Germany e, da ultima, nella sede di Londra, quella di Group Organization Effectiveness and Change Director.
Michele Angelo Verna è nato a Roma nel 1968 e si è laureato cum laude in giurisprudenza all’Università di Firenze nel 1994.
È autore di saggi e pubblicazioni su temi relativi alla gestione delle Risorse Umane, della Comunicazione d’Impresa e del Customer Management.
D. Chi è un innovatore per te? Perché?
R. Un innovatore è qualcuno che riesce a trovare la risposta a un bisogno o a un problema posando lo sguardo dove normalmente gli altri non lo posano. Così facendo apre la via a nuove idee, nuovi progetti, nuove soluzioni. Spesso l’innovatore non è capito dalle persone del suo contesto o del suo tempo. Anzi, a volte è rifiutato, deriso, isolato. Per questo solo alcuni innovatori riescono a “mettere a terra” le loro innovazioni. Altri devono attendere … anche per decine di anni o per sempre.
D. Qual è l’innovazione che cambierà il mondo nei prossimi anni?
R. La possibilità di utilizzare i principi della fisica quantistica per trasformare la materia e trasportarla nello spazio e nel tempo. Sovvertirà tutto ciò che conosciamo e dovremo reinventare completamente il mondo che conosciamo. Se non utilizzeremo questa conoscenza per distruggerlo.
D. Qual è il ruolo di un leader in un’organizzazione?
R. Saper raccontare in modo chiaro, convincente, appassionante la propria visione, facendo sì che le sue persone la sentano come propria e la condividano a tal punto da farne la propria.
D. Una persona che ha lasciato il segno nella tua vita?
R. Silvio Scaglia. Probabilmente il manager/imprenditore più innovativo che abbia mai incontrato.
D. La tua più grande paura/la tua più grande speranza?
R. La più grande paura è quella di perdere la voglia di alzarmi ogni giorno e combattere contro gli stereotipi, le convenzioni, le abitudini, le prassi consolidate che sclerotizzano il nostro mondo professionale facendoci perdere in partenza una competizione che ha regole sempre più distanti da quelle che siamo stati abituati a conoscere.
La più grande speranza è che la luce che vedo negli occhi dei ragazzi come mia figlia e come i giovani che incontro ogni giorno sul lavoro o all’università non debba mai spegnersi ma che possa tradursi in concreti progetti di concreta soddisfazione e felicità.
D. Il tuo progetto di lavoro attuale e quello futuro.
R. Attualmente sto investendo tutte le mie energie per far sì che il nostro territorio, con la sua ricchezza in termini di imprese, patrimonio artistico e culturale, capitale umano, scientifico, sociale e intellettuale, diventi davvero il motore trainante del rilancio del nostro bellissimo Paese.
Quello futuro … è ancora un segreto ;-)
D. La cosa che più ti fa emozionare e quella che ti fa più arrabbiare
R. Mi emoziono quando vedo giovani talenti da me lanciati che oggi occupano posizioni di grande responsabilità.
Mi fa arrabbiare la stupidità di chi perde importanti occasioni per pigrizia, indolenza, chiusura mentale.