Sembravano elezioni già finite prima di cominciare. La Germania si preparava già mentalmente alla successiva “Grande Coalizione” a guida Merkel. L’unica incognita era legata alla percentuale di voti che “Alternativa per la Germania”, il partito di destra radicale tedesca, avesse raggiunto.
Seppur ormai da mesi si mormorava di una possibile candidatura di Schulz a Cancelliere, nessuno, né la popolazione, né i media, sembravano dare importanza all’ex presidente del Parlamento europeo.
A poco più di una settimana dalla sua candidatura ufficiale, invece, tutti parlano di Schulz. Non solo nei media tradizionali, dove Schulz ha iniziato una maratona mediatica fine ad innalzare il suo grado di conoscenza tra la popolazione, ma anche in internet, dove spopolano “meme” che ripropongono in modo divertente le sue frasi più celebri.
Una strategia quella di Schulz che sembra funzionare. In un sondaggio degli ultimi giorni il 40% della popolazione tedesca ha dichiarato di volere Martin Schulz come proprio Cancelliere. E seppure Angela Merkel sia ritenuta, con il 44% dei consensi, la persona più idonea a guidare la Germania, l’ex Presidente del Parlamento europeo è il secondo politico più apprezzato nel paese teutonico. In testa Frank-Walter Steinmeier, socialista, attuale Ministro degli Esteri e tra poco nuovo Presidente della Repubblica federale tedesca. La “Mamma nazionale” si ritrova al quarto posto superata persino dal governatore verde del Baden-Württemberg.
L’arrivo di Schulz fa aumentare alche il partito socialista nei sondaggi. L’SPD sale al 24% staccandosi dallo storico negativo del 21% che da mesi ormai l´accompagnava. Il distacco dalla CDU della Merkel rimane però ancora molto ampio. I cristiano democratici sono attualmente al 36%.
Schulz si è rivolto chiaramente alla base del proprio partito parlando di ridistribuzione della ricchezza, di giustizia sociale, ma soprattutto chiarendo sin da subito che corre per vincere. Può sembrare un fatto scontato, ma per la base socialista, abituata a leader mediocri, incapaci di togliersi dall´ombra della Cancelliera, i toni decisi di Schulz, rappresentano una grande novità. Gli iscritti socialisti sentono di avere una possibilità di vittoria.
Resta interessante da vedere se Schulz riuscirà a capitalizzare i risultati ottenuti dalla propria frazione durante quest´ultimo periodo legislativo. L’ex presidente del Parlamento europeo non si sbilancia nemmeno sulle coalizioni. Sì alla “Grande Coalizione” ma anche ad una coalizione con i Verdi e con gli ex-comunisti. Persino i liberali potrebbero tornare a giocare un ruolo principale in chiave governativa.
L’ascesa di Schulz, danneggia, per ora, i Verdi, in cui molti elettori socialisti si erano rifugiati. Il partito cala nei sondaggi. Scende anche “Alternativa per la Germania”, non solo per le ostentazioni raziali dei propri politici, ma anche per il ruolo alternativo giocato finora dal candidato socialista. Per molti, infatti, Il partito di (estrema) destra rappresentava l´unica alternativa concreta ad Angela Merkel.
Sarà curioso vedere la strategia del Cancelliere uscente. Difficilmente il rassicurante “mi conoscete”, su cui Merkel aveva costruito la sua ultima campagna, puntando sulla stabilità e sul conservatorismo tedesco, basterà ad arginare l’agguerrito Schulz. Comunque andrà a finire il prossimo governo tedesco sarà un governo a favore dell’Europa, cosa non da poco in un periodo di Brexit, Le Pen e Salvini nostrani.