Trump update. La proposta di budget dell’Amministrazione includerà aumenti consistenti di spesa per la difesa, a fronte di tagli equivalenti di spesa discrezionale al netto della difesa. Il budget non dovrebbe toccare i grandi programmi di spesa (sanità e previdenza), e dovrebbe includere un incremento di 20 mld di dollari (+2%) della spesa corrente per la difesa, a 603 mld. Questo obiettivo equivale a un aumento di 54 mld di dollari rispetto ai limiti di spesa imposti dalla legge del 2011.
Questa indicazione segnala alcuni punti rilevanti: prima di tutto, gli aumenti di spesa sono concentrati nella difesa (per ora niente infrastrutture) e sono finanziati da corrispondenti tagli di altre spese discrezionali, probabilmente aiuti internazionali, programmi per l’ambiente, finanziamenti all’EPA, ma saranno necessari altri tagli (scarso stimolo netto); in secondo luogo, si prevede uno sforamento dei limiti imposti dal Budget Control Act.
Le informazioni sull’aumento della spesa per la difesa saranno parte del leit-motiv del discorso di Trump in Congresso questa sera: un budget di “forza nazionale”, in cui si finanzia la difesa e si tagliano i trasferimenti per la difesa internazionale, mantenendo un controllo sul deficit. A questi temi, si aggiungeranno probabilmente i riferimenti al taglio delle, alla deregolamentazione e al controllo dei confini e dell’immigrazione.