La forte partecipazione azionaria dei dipendenti, istituita sin dalla posa della prima pietra, e l’attenzione ai mercati emergenti. Sono alcune delle caratteristiche di Essilor. Il consiglio di amministrazione di Essilor International (che, secondo RadioCor, una volta completato il conferimento del nuovo cda di EssilorLuxottica, manterrebbe il proprio consiglio di amministrazione, così come l’azienda di Del Vecchio), è composto da 16 persone, fra cui il presidente Hubert Sagnières, l’amministratore delegato operativo Laurent Vacherot, la rappresentante dei soci dipendenti Juliette Favre, Bernard Hours, già ceo di Danone, Olivier Pécoux, amministratore delegato di Rothschild & Co e Marc Onetto, già vice presidente worldwide operations e customer service in Amazon.
IL PESO AZIONARIO DEI DIPENDENTI
La partecipazione dei dipendenti è stato uno dei capisaldi di Essilor sin dalla sua fondazione nel 1972: oggi possiedono l’8,3% del capitale della public company. La maggior parte dei dipendenti azionisti di Essilor sono membri di Valoptec, società che nacque contestualmente alla fondazione dell’azienda e che attualmente riunisce oltre 8.500 membri (dipendenti, pensionati e partner), che possiedono il 7% del capitale del gruppo. Ma il peso azionario dei dipendenti è destinato a crescere, lo scorso settembre, infatti, Essilor ha lanciato un obiettivo ambizioso, che prevede, nel lungo termine, che il 50% dei lavoratori sparsi nel mondo diventino soci dell’azienda. A oggi non ci sono altri azionisti di peso, secondo il Sole.
CHI E’ HUBERT SAGNIÈRES, L’”EVANGELIZZATORE DELEGATO”
Ma chi è Hubert Sagnières, chairman e ceo di Essilor, che guiderà il colosso degli occhiali insieme con Leonardo Del Vecchio? Nell’ambiente del business parigino lo chiamano “evangelizzatore delegato”, più che “amministratore delegato”: “E’ sempre in viaggio fra Africa e Asia” riportano fonti del Financial Times, “di certo è anche guidato dal profitto, ma lo preme anche il desiderio di fornire i suoi prodotti ai 2,5 miliardi di persone nel mondo che ancora oggi non vedono bene”. A capo del gruppo francese dal 2012, guida l’azienda francese in tandem con Laurent Vacherot, amministratore delegato operativo, dal dicembre 2016. Sagnières viene visto come un visionario, che ha a cuore non solo i profitti dell’azienda, ma anche la sua missione, in un certo senso umanitaria. Riguardo alla fusione con Luxottica, avrebbe detto che “le società saranno in grado di fornire i migliori occhiali per tutte le fasce di prezzo, ovunque, nel mondo”. Nato a Vienne, nel sud della Francia, dopo gli studi di business e ingegneria, negli anni ’80 ha lavorato per varie società, compresa Plastiserd and Valois. Nel ’89 entra in Essilor divenendone il capo in Canada e poi negli Stati Uniti. Dal 2010 guida il gruppo per lo sviluppo internazionale ed è stato proprio quest’ultimo ruolo a far nascere in lui l’interesse per i mercati emergenti. Laurent Vacherot è diventato amministratore delegato operativo di Essilor International dal dicembre 2016, dopo aver ricoperto il ruolo di chief financial officer per nove anni. Si è unito a Essilor nel 1992, dopo dieci anni in Accenture, per poi diventare presidente di Essilor per l’America e per il Canada.
IL CDA, DA ROTHSCHILD AD AMAZON
Fra gli altri, il consiglio di amministrazione annovera Juliette Favre, direttrice del global customer service per la divisione strumenti e rappresentante dei soci dipendenti, in qualità di presidente di Valoptec. Ingegnere di formazione, sviluppa le attività di produzione e della catena di fornitura. Inizia la sua carriera in Seita come ingegnere industriale ed entra in Essilor nel 2000, nella distribuzione. Nel 2007 si dedica alla progettazione industriale nell’Asia Pacifica, nel 2012 riceve l’incarico di direttore industriale e torna in Francia, per garantire il recupero industriale della divisione strumenti. Bernard Hours, già ad in Danone, porta al consiglio la sua esperienza come dirigente di un grande gruppo internazionale e la sua conoscenza nel campo del marketing e delle vendite: entra in Danone nel 1985 diventando direttore marketing per la Francia nel 1990 – dopo i trascorsi nelle vendite e nel marketing per Evian e Kronenbourg – ceo nel 2008 (fino al 2014) e vice presidente del cda dal 2011 al 2014.
Il riferimento per l’ambito finanziario e bancario è Olivier Pécoux, amministratore delegato di Rothschild & Co, dove è entrato nel 1991. Nel ‘86 entra a far parte della banca d’investimento Lazard Frères di Parigi e viene nominato vice presidente della sede di New York nel 1988. Dal giugno 2012 è direttore esecutivo di Rothschild & cogestion, General Partner di Rothschild & Co SCA. Nel consiglio di amministrazione siede anche un manager di spicco del mondo digitale, Marc Onetto, già vice presidente worldwide operations e customer service in Amazon, dal 2006 al 2013, e vice presidente esecutivo worldwide operations per Solectron, colosso della produzione di elettronica, dal 2003 al 2006.