Se mai l’operazione andrà in porto, Psa-Opel creerà sicuramente il secondo player dell’auto in Europa, ma metterà insieme due case che stanno perdendo terreno nel Vecchio continente. È quanto emerge dai dati di vendita del mese di gennaio dove Psa si è confermata al terzo posto nella classifica delle immatricolazioni europee (si osservi tabella in pagina).
La casa del Leone ha infatti venduto quasi 122 mila unità il mese scorso issandosi nelle statistiche ufficiali al secondo posto ma se al dato di Renault (oltre 100 mila auto) si sommassero i numeri delle alleate Nissan e Mitsubishi (rispettivamente (44 mila e 9 mila unità), allora Psa sarebbe terza. Ma soprattutto, in un mercato europeo che in media è salito del 10%, la crescita di Psa non ha superato il 6,5%. Discorso simile per Opel, che ha venduto 75 mila unità registrando un progresso del 5%.
In questo quadro è evidente però che se le due case dovessero unirsi Psa e Opel creerebbero (stando ai dati attuali) indubbiamente il secondo player europeo alle spalle di Volkswagen , distanziando sensibilmente l’alleanza Renault -Nissan-Mitsubishi con una quota di mercato che supererebbe il 16%.
Uscendo invece dalla stretta attualità dei protagonisti di questi giorni, bisogna segnalare che Volkswagen con una crescita in linea con quella del settore ha confermato la leadership europea con il 24% di quota di mercato.
Invece chi è andato decisamente meglio rispetto alla media del comparto è stata Fca. Il Lingotto ha immatricolato oltre 83 mila unità in gennaio con un incremento del 15,2% rispetto allo stesso mese del 2015. La casa italo-statunitense è così arrivata a pochissima distanza dal quinto posto di Ford e ha aumentato la quota di mercato dal 6,6 al 7%. In particolare, secondo quanto ha spiegato una nota, oltre alla crescita in Italia (+12,7%), il Lingotto ha registrato risultati positivi in quasi tutti i principali Paesi europei: +22,7% in Germania, +19% in Francia e +32,2% in Spagna.
Quanto ai singoli marchi, Fiat ha immatricolato 63 mila veicoli, il 17,3% in più rispetto a gennaio 2016, per una quota in aumento di 0,4 punti percentuali al 5,3%. Se in Italia la crescita è stata del 14,5%, il marchio ha «sensibilmente migliorato le performance in Germania (+25%), Francia (+24,1%), Spagna (+41,6%), Svizzera (+31,4%), Austria (+20,1%), Belgio (+22,3%), Olanda (+19,9% e Polonia (+107,5%). Panda e 500 sono risultate sempre le due vetture più vendute del segmento A con una quota aggregata del 31,6%.
Lancia Chrysler ha visto le immatricolazioni salire del 2,5% a quasi 5.900 vetture, per una quota stabile allo 0,5%, mentre «l’effetto Giulia ha continuato a contribuire sensibilmente ai risultati di Alfa Romeo» con un +31,4% a 6 mila unità, per una penetrazione in crescita di 0,1 punti percentuali allo 0,5%. In flessione il marchio Jeep, che dopo la continua crescita dei mesi precedenti ha immatricolato 7.400 vetture per un quota dello 0,6% con il Renegade, prodotto a Melfi, in crescita dello 0,8%. Infine, Maserati ha immatricolato 995 vetture.
(Articolo pubblicato da MF/Milano Finanza, il quotidiano direttore da Pierluigi Magnaschi)