Prestate molta attenzione a ciò che sta accadendo a Washington in questi giorni. Una vera e propria guerra in corso tra l’amministrazione Trump, parte degli apparati della Repubblica (l’intelligence anzitutto, e poi la magistratura, ecc.), e la stampa. Come 45 anni fa, è il Washington Post che ha segnato un punto contro l’odiato presidente.
L’articolo che ha portato alle dimissioni di Michael Flynn è esemplare di un rapporto conflittuale tra media e governo che riappare costante nella storia americana. Ma c’è dell’altro, a bollire nella pentola. Ci sono trame degne di Hollywood, a Washington. Con un obiettivo preciso: boicottare Trump e la sua rupture.
Per ora è caduta una pedina centrale della squadra di governo: un ex generale che aveva le idee sin troppo chiare su quali siano le priorità (e i nemici) degli Usa. Restate a guardare: lo spettacolo è appena cominciato.