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Ecco perché agli americani piace Melania Trump

Gli americani ci hanno ripensato e l’adorano. Anche più del marito. Secondo l’ultimo sondaggio dell’emittente Cnn, il 52 per cento degli statunitensi ha un’immagine positiva di Melania Trump.

IL PRESIDENTE PIÙ IMPOPOLARE

Le prime apparizioni pubbliche dopo l’investitura del marito Donald Trump non sono state positive. Un sondaggio della firma Orc indicava che il 32 per cento della popolazione la disapprovava come first lady, mentre il 3 per cento non aveva mai sentito parlare di lei. Il magnate americano è il presidente più impopolare degli ultimi 50 anni negli Stati Uniti: il 53 per cento ha un’opinione sfavorevole di lui.

IL SUCCESSO TRA I REPUBBLICANI

Ma ora Melania piace molto. Tra i fan della first lady il 58 per cento sono uomini e l’86 per cento sono repubblicani. Forse da lì la decisione dell’ex modella slovena di fare del rosso il suo colore preferito. L’ex presidente Barack Obama diceva sempre che “non c’è un’America rossa né un’America blu. Ci sono gli Stati Uniti d’America”. Ma il rosso è il colore dei conservatori, così come rosso era il cappellino della campagna elettorale di Trump “Make America great again”.

FIRST LADY IN ROSSO

Melania Trump si è vestita di rosso alle celebrazioni di Saint Patrick (dove per tradizione si indossano capi di colore verde), ma anche all’incontro con il primo ministro irlandese Enda Kenny. Per ricevere il cancelliere tedesco Angela Merkel ha indossato un cappotto rosso della stilista Alice Roi. Gli occhiali da sole erano Gucci e le scarpe Jimmy Choo. La strategia cromatica non è originale: il rosso era il colore di rigore nelle mise dell’ex first lady Nancy Reagan. Ma forse è stata proprio lei a ispirarla. Per Valerie Steele, storica della moda e direttrice del Fashion Institute of Technology, l’idea dell’America rossa è conservatrice, datata primi anni Ottanta. In un’intervista al New York Times ha detto che “potrebbe essere la morte di Nancy Reagan ad avere associato il rosso al Partito Repubblicano”.

LA TRISTEZZA DI MELANIA

Mentre Donald Trump è impegnato nelle beghe politiche per l’approvazione della riforma sanitaria e le indagini del Russiagate, parte della stampa americana si dedica allo stato d’animo della first lady. L’US Weekly riferisce le dichiarazioni di una stilista della first lady che dice che “lei si sente miserabile accanto al marito”. Sembra che Melania Trump sia rimasta scioccata dalla vittoria del marito e se già si sentiva a disagio in campagna elettorale, figuriamoci in un mandato presidenziale di quattro anni. Lei ha sposato un imprenditore molto mediatico, non un politico.

STANZE SEPARATE

Secondo l’Us Magazine, Melania ha deciso di restare al margine della vita del marito come presidente degli Stati Uniti, lasciando spazio alla figlia Ivanka Trump, più ambiziosa e preparata per quel settore (qui l’articolo di Formiche.net). “Il presidente e la moglie condividono la stessa stanza in rarissime occasioni. […] Non dormono insieme quando restano nella stessa città”, ha scritto il giornale. Inoltre Melania Trump ha una stanza (glam) tutta per sé alla Casa Bianca (qui l’articolo di Formiche.net).

“Persone vicine alla first lady dicono che Melania passa con Donald il tempo minimo imprescindibile – continua l’Us Magazine – e non vuole sapere nulla della presidenza”. Per il Washington Post si può discutere di tutto, ma non sulle abitudini private della coppia presidenziale.

DANNI E SOFFERENZA PERSONALE

Sembrerebbe che dietro la presunta depressione di Melania Trump ci possa essere l’accanimento di parte della stampa internazionale. La first lady querelò ad agosto del 2016 il quotidiano Daily Mail per avere insinuato che lavorava in un’agenzia di escort quando viveva a Milano e New York. Chiese 150 milioni di dollari per danni. Il suo avvocato, Charles Harder, spiegò che “le affermazioni del quotidiano sono false e diffamatorie e hanno provocato gravi danni nell’immagine personale e professionale di Melania Trump e possibili perdite economiche, oltre a una grande umiliazione e sofferenza personale”. Il blogger Webster Tarpley è stato querelato per insinuazioni simili.

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