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Ecco i 102 senatori che difendono i nomi italiani in Alto Adige

Di Maria Giovanna Arcamone
Giulio Tremonti

Gentile Direttore,

ho il piacere di segnalarle un’importante e speriamo decisiva svolta nell’incredibile vicenda dei nomi italiani che si vogliono cancellare dalla toponomastica bilingue italiano-tedesca in Alto Adige. L’ora x è fissata per il prossimo 8 marzo, quando la cosiddetta Commissione dei Sei si riunirà a Roma per approvare una norma di attuazione di rango costituzionale che consentirà l’addio a gran parte delle secolari dizioni italiane dei nomi. Ma alla vigilia dell’allarmante appuntamento ben 102 senatori, di cui invio il nome e il gruppo parlamentare del quale fanno parte, e – cosa per noi ancor più significativa – che rappresentano in modo indistinto sia partiti di maggioranza che di opposizione, hanno deciso di condividere i nostri due Appelli, rivolti a tutte le massime Istituzioni della Repubblica, per chiedere il rispetto delle regole, del diritto, della Costituzione. Per chiedere che nessuno colpisca la lingua, la cultura e la storia d’Italia in Alto Adige.

Cordiali saluti,
Maria Giovanna Arcamone

(Qui gli appelli completi)

Centodue senatori di maggioranza e opposizione: “No alla cancellazione dei toponimi italiani in Alto Adige. Nessuna decisione venga presa l’8 marzo dalla Commissione dei Sei: si pronunci la Corte Costituzionale”.

Centodue senatori appartenenti a tutti i gruppi parlamentari, dal Pd a Forza Italia, dall’Area popolare al Gal – Grandi autonomie e libertà che comprende Idea popolo e libertà – alla Lega (solo i Cinque Stelle si sono riservati di prendere posizione nei prossimi giorni), hanno condiviso il contenuto dei due Appelli rivolti alle massime Istituzioni della Repubblica da parte dell’Accademia della Crusca e di numerosi linguisti italiani oltre che di insigni studiosi della Germania, Belgio, Spagna, Polonia e Stati Uniti. Alla vigilia del varo, l’8 marzo, della controversa norma d’attuazione che aprirebbe la strada all’abolizione definitiva della secolare toponomastica italiana in Alto Adige, anche i, finora centodue, senatori che hanno già condiviso gli Appelli, chiedono “che nessuna decisione politico-giuridica venga presa dalla Commissione dei Sei in attesa della prossima pronuncia della Corte Costituzionale, massimo organo di garanzia della Repubblica e custode riconosciuto, sopra ogni parte, dei diritti di tutti”. Il riferimento è sia al testo che è in approvazione alla Commissione paritetica Stato/Provincia autonoma di Bolzano detta Commissione dei Sei, sia al ricorso promosso dal governo-Monti alla Corte Costituzionale. Il governo aveva impugnato una legge provinciale di Bolzano che aboliva i toponimi italiani. E il ricorso pende dal 2012 davanti alla Consulta.

Dunque, quest’ipotesi di norma d’attuazione di rango costituzionale “prefigura la messa in discussione del pieno diritto dei cittadini italiani di riconoscersi, utilizzare e tramandare il proprio ricco e vasto patrimonio di migliaia di nomi di luogo in lingua italiana in Alto Adige, così come hanno fatto finora e per decenni. Tale norma di attuazione violerebbe gravemente i principi della Costituzione e l’obbligo del bilinguismo italiano-tedesco sancito da leggi costituzionali, da sentenze della Corte Costituzionale e dall’Accordo De Gasperi / Gruber del 1946. Un Accordo che è alla fonte dell’autonomia speciale in Alto Adige, basata sul principio di assoluta e inderogabile parità linguistica fra i gruppi conviventi”.

Gli Appelli ricordano che alla Provincia autonoma di Bolzano “spetta il compito (art. 101 e 102 dello Statuto) di dare ufficialità ai toponimi tedeschi e ladini, come espressamente stabilito dalla norma, e non già di sopprimere o limitare i toponimi italiani esistenti e in vigore da quasi 100 anni. Oltretutto l’italiano è la lingua ufficiale dello Stato, secondo quanto ribadito proprio e sempre dallo stesso Statuto di autonomia altoatesino. I toponimi, tanto italiani quanto ladini e tedeschi, costituiscono un “bene collettivo” che deve potere essere condiviso e salvaguardato come espressione più alta della cultura e delle identità presenti in Alto Adige. La civiltà del bilinguismo paritario è un ponte esemplare nell’Europa dei nuovi muri”.

I centodue senatori condividono l’allarme degli accademici italiani e stranieri: “Ogni soppressione totale o parziale di toponimo in lingua italiana, ogni ipotesi di
cancellare in parte o pesantemente nomi protetti dalla Costituzione rappresenterebbe, inoltre, anche la negazione del diritto alla libertà di parola e di
espressione dei cittadini italiani e di chiunque al mondo desiderasse liberamente continuare ad indicare e a pronunciare in italiano nomi di luogo che fanno parte
della Repubblica italiana e della sua radicata storia plurilingue in Alto Adige».

Seguono i nomi dei senatori con le sigle dei loro gruppi parlamentari.

GRUPPO ALA
AMORUSO FRANCESCO MARIA
BARANI LUCIO
COMPAGNONE GIUSEPPE
LANGELLA PIETRO
MILO ANTONIO
PAGNONCELLI LIONELLO
PICCINELLI ENRICO

AREA POPOLARE AP NCD
ALBERTINI GABRIELE
BILARDI GIOVANNI
COLUCCI FRANCESCO
CONTE FRANCO
DALLA TOR MARIO
DI BIAGIO ALDO
DI GIACOMO ULISSE
DE POLI ANTONIO
FORMIGONI ROBERTO
MARINELLO GIUSEPPE
MARINO LUIGI
ROSSI LUCIANO
SACCONI MAURIZIO

ART.1 MDP
CORSINI PAOLO
CONSERVATORI RIFORMISTI COR
AUGELLO ANDREA
BRUNI FRANCESCO
COMPAGNA LUIGI
D’AMBROSIO LETTIERI LUIGI
LIUZZI PIETRO
PERRONE LUIGI
ZIZZA VITTORIO

GRUPPO FORZA ITALIA FI
ALICATA BRUNO
ARACRI FRANCESCO
AZZOLLINI ANTONIO
BERNINI ANNA MARIA
BERTACCO STEFANO
BOCCA BERNABO’
BOCCARDI MICHELE
CALIENDO GIACOMO
CARRARO FRANCO
DALI’ANTONIO
DE SIANO DOMENICO
FAZZONE CLAUDIO
FLORIS EMILIO
GALIMBERTI PAOLO
GASPARRI MAURIZIO
GIBBIINO VINCENZO
GIRO FRANCESCO
MALAN LUCIO
MANDELLI ANDREA
MARIN MARCO
MATTEOLI ALTERO
MAZZONI
MINZOLINI AUGUSTO
PALMA NITTO
PICCOLI GIOVANNI
RAZZI ANTONIO
RIZZOTTI MARIA
ROMANI PAOLO
SCHIFANI RENATO
SCOMA FRANCESCO
SERAFINI GIANCARLO
SIBILIA GIACOMO
ZUFFADA SANTE

GRANDI AUTONOMIE E LIBERTA’ GAL
CASALETTO MONICA
FERRARA MARIO
GIOVANARDI CARLO
MAURO GIOVANNI
MAURO MARIO
NACCARATO PAOLO
QUAGLIARIELLO GAETANO
TREMONTI GIULIO

LEGA NORD E AUTONOMIE LN
CANDIANI STEFANO
CENTINAIO GIAN MARCO
COMAROLI SILVANA
CONSIGLIO NUNZIANTE
DIVINA SERGIO
TOSATO PAOLO
PARTITO DEMOCRATICO PD
GIANNINI STEFANIA
MARCUCCI ANDREA
MAURO MARINO
ORRU’ PAMELA
SANINI GIORGIO
SUSTA GIANLUCA
AUTONOMIE
BUEMI ENRICO
ROMANO LUCIO

MISTO
BAROZZINO GIOVANNI
BELLOT RAFFAELLA
BIGNAMI LAURA
BISINELLA PATRIZIA
BOCCHINO FABRIZIO
BONFRISCO CINZIA
CAMPANELLA FRANCESCO
CERVELLINO MASSIMO
CONTI RICCARDO
DE CRISTOFARO PEPPE
DE PETRIS LOREDANA
DE POLI ANTONIO
MOLINARI FRANCESCO
MUNERATO EMANUELA
MUSSINI MARIA
PETRAGLIA ALESSIA
ROMANI MAURIZIO
SIMEONI IVANA
VACCIANO GIUSEPPE

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