Quarantotto ore per ridisegnare il sistema degli acquisti della pubblica amministrazione. Dieci team, per un totale di cento persone tra ricercatori, start-up e personale della pubblica amministrazione, riuniti da EY, Microsoft e Digital Magics, da ieri sono al lavoro per realizzare una nuova applicazione che renda più trasparente, veloce e sicuro il procurement.
50MILA EURO PER LA MIGLIORE APPLICAZIONE
Oggi verranno annunciati i vincitori, che riceveranno un premio di 50mila euro, per sviluppare la piattaforma elaborata durante l’hackathon. L’obiettivo è selezionare la migliore fra le demo elaborate – dal concept all’applicazione – che dovrà facilitare l’interazione fra tutti i soggetti della filiera del procurement della pubblica amministrazione, e dovrà essere caratterizzata da un chiaro modello di business. Alla base dei programmi, la tecnologia blockchain e la piattaforma abilitante, Azure di Microsoft.
LA SFIDA? RIDISEGNARE IL SISTEMA DEGLI ACQUISTI PUBBLICI
Il cuore della sfida è dunque innovare, sin dalle fasi di pubblicazione del bando di gara, il sistema nazionale degli acquisti pubblici, che dovrà essere organizzato come un vero e proprio ecosistema. “Le nuove tecnologie abilitanti, quali Iot, machine learning, robotic, cloud computing e blockchain, possono supportare il re-engineerng dei processi erogati dalla pubblica amministrazione – ha detto Andrea D’acunto (in foto), Government & Public Sector Advisory Services Leader di EY – L’utilizzo delle nuove tecnologie può consentire di accelerare lo sviluppo dei servizi pubblici e digitali, facilitare la fruizione e l’interazione e personalizzare le offerte rivolte al cittadino. Dall’esigenza di coniugare fattori chiavi di innovazione, come co-creazione e procurement, nasce l’idea di questo hackathon per sperimentare la tecnologia blockchain”.
COS’È BLOCKCHAIN
Si tratta di un protocollo informatico considerato disruptive per la trasversalità della tecnologia in vari segmenti di mercato e la numerosità dei campi di applicazione, che garantisce trasparenza, disintermediazione, privacy e automazione e che, attraverso le certificazioni delle informazioni scambiate, impedisce fenomeni di distorsione. Ideata da Satoshi Nakamoto, l’inventore delle criptovalute, blockchain è stata per molto tempo associata ai bitcoin, ma oggi si stanno sperimentando nuovi campi di applicazione. Le proprietà che la rendono una delle migliori tecnologie sono la capacità di disintermediare, di favorire la trasparenza, di connettere attori che fanno parte di una rete peer to peer e di realizzare un timestamp di informazioni che consenta di associare una marcatura temporale alla certificazione di un dato. Inoltre affianca alla logica di registri distribuiti – quindi alla condivisione di informazione fra tutti i “nodi” del network – la crittografia: le informazioni non viaggiano mai in modalità in chiaro, e questo aumenta il livello di privacy.
UN TEAM DI ESPERTI
L’evento è stato organizzato e prevede la partecipazione tecnica di Sogei, partner tecnologico del ministero dell’Economia e delle Finanze; Agid, che ha definito le linee guida per lo sviluppo del prototipo; consulenti strategici EY, con il supporto di Digital Magics, organizzatori, portatori del metodo e moderatori dei tavoli di lavoro, startuppers, sviluppatori dei prototipi; tecnici Microsoft, che mettono a disposizione la tecnologia abilitante e le competenze per utilizzarla e universitari quali, l’Università di Cagliari, Tor Vergata, e La Sapienza.