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Cosa scrive Ivanka Trump su donne e lavoro in “Women who work”

“Cambiamenti trascendentali” hanno posticipato l’uscita di “Women Who Work: Rewriting the Rules for Success”, il secondo libro di Ivanka Trump. La decisione è stata diffusa a gennaio da Portfolio, casa editrice di Penguin Publishing Group che pubblica la figlia del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

IL PROGETTO “WOMEN WHO WORK”

Il libro doveva arrivare sugli scafali a marzo, ma la pubblicazione è stata riprogrammata per il 2 maggio. Ivanka cominciò a scrivere il libro quando suo padre era candidato alla Casa Bianca e lo finì poco prima della vittoria elettorale a novembre del 2016. Ora la casa editrice spera di includere una prefazione che consideri l’insediamento.

GLI IMPEGNI DI IVANKA

In un comunicato inviato all’Associated Press, Portfolio ha detto che il trasferimento di Ivanka alla città di New York e i nuovi impegni della famiglia spingono a rimandare la pubblicazione di “Women who work”. Vogliamo “facilitare questi cambiamenti trascendentali nella vita di Ivanka e darle tempo per ambientarsi con i suoi figli nella nuova casa, scuola e città”, ha scritto la casa editrice.

L’OBIETTIVO DEL LIBRO

Mentre il primo libro di Ivanka Trump “The Trump Card: Playing to Win in Work and Life” pubblicato nel 2009 racconta dal punto di vista personale come la figlia di Trump ha superato gli ostacoli per avere successo nel lavoro e nella vita (qui l’articolo di Formiche.net), il volume in preparazione è “la dimostrazione dell’impegno di Ivanka che può essere una fonte di ispirazione per le donne che vogliono prendere in mano il potere e avere successo, con una propria identità e vivendo le vite che vogliono vivere”, anticipa Portfolio.

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IL PUBBLICO MILLENNIALS

Secondo Entertainment Weekly, il libro è basato sull’iniziativa #WomenWhoWork (#DonneCheLavorano), cominciato due anni fa con l’obiettivo di stimolare il dibattito sul potere delle donne. In un video intitolato #Baby4, Ivanka racconta il suo prossimo libro e spiega che molti professionisti della pubblicità le hanno consigliato di togliere la parola “work” (lavoro) dal titolo per motivi di marketing: “Mi hanno detto che l’idea di donna e lavoro non ispirava e che non avrebbe avuto successo nel mio pubblico composto per lo più da millennials. […] Ma penso che non c’è nulla di più incredibile di una donna che è padrona del proprio destino, e che lavora quotidianamente per trasformare i suoi sogni in realtà”.

Ivanka è mamma, moglie, stilista e imprenditrici. Ma l’idea di diventare anche scrittrice di autostima e di manuali di successo è vincente, infatti il business di questi libri produce circa 10 miliardi di dollari all’anno negli Stati Uniti. Anche suo padre ha scritto un libro simile: “L’arte della negoziazione. Una guida per trionfare nel mondo degli affari”.

GLI AUTORI PREFERITI DI IVANKA

Uno degli slogan più ripetuti nei libri di Ivanka è “se non ci riesci è perché non vuoi”. “Non sempre prendo la vita sul serio, ma tutto quello che faccio, lo faccio sul serio”, è un’altra delle frasi che ripete la figlia di Trump.

Lei non cita la Bibbia – come il padre in campagna elettorale – perché si è convertita all’ebraismo per sposare il marito Jared Kushner. Da quanto si legge sul profilo Facebook, tra gli autori preferiti di Ivanka ci sono Adam Grant, giovane professore della Wharton School; lo scrittore Tony Robbins e l’autore di romanzi storici Ken Follet. Solo una donna tra i suoi riferimenti culturali: Sheryl Sandberg, direttrice di operazioni di Facebook e autrice del libro “Andiamo avanti”.

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