Il Pvv è stato fondato nel 2006 da Geert Wilders (nella foto con Matteo Salvini) come partito personale, dopo che nel 2004 abbandonò il Vvd perché quest’ultimo era a favore dell’ingresso della Turchia nella Ue.
I NUMERI
Nonostante l’opacità delle sue fonti di finanziamento, il Pvv ha sperimentato una rilevante ascesa dalla nascita a oggi: alle elezioni del 2006 vinse 6 seggi, alle elezioni del 2010 ottenne 24 seggi, diventando il terzo partito più votato e offrendo per un breve periodo un supporto esterno al governo di minoranza del premier Rutte. Alle elezioni del 2012 i seggi furono soltanto 15 e alle europee del 2014 ottenne per la prima volta la rappresentanza con 4 seggi su 26.
LE IDEE
Il suo programma ha una spiccata tendenza conservatrice e populista, a cui associa in politica economica istanze liberiste (taglio delle tasse, decentralizzazione, contenimento dello Stato sociale e dei sussidi statali, abolizione del bicameralismo, riforma delle pensioni) e antiambientaliste (supporto al nucleare, riduzione dei sussidi ecologici, rimozione della tassa sulle emissioni di diossido di carbonio).
L’EUROSCETTICISMO
L’istanza principale del Pvv è l’assimilazione culturale degli immigrati, in particolare di quelli musulmani. Dal 2012, anche l’euroscetticismo è diventato una delle bandiere del movimento: l’uscita dall’Unione Europea e dall’euro è proposta come strumento per il contenimento del fenomeno migratorio. Il partito è anche contrario a un allargamento a est dell’Unione e al salvataggio della Grecia.
(estratto da un report dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo)
(qui i programmi di tutti i partiti alle elezioni in Olanda)