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Che cosa c’è da sapere sulle elezioni in Olanda

Mark Rutte, olanda

Il ciclo elettorale europeo 2017 si apre con le elezioni generali olandesi che si terranno il prossimo 15 marzo. Gli elettori chiamati a eleggere i 150 membri della Camera Bassa degli Stati Generali sembrano orientati a premiare il partito nazionalista xenofobo ed euroscettico Ppv.

IL SISTEMA ELETTORALE

Tuttavia, il sistema elettorale proporzionale è destinato a restituire un Parlamento frammentato fra numerosi partiti, che saranno obbligati a riunirsi in eterogenee e fragili coalizioni per formare un governo. Perciò, il rischio che potrebbe concretizzarsi più facilmente dopo il 15 marzo non è quello dell’uscita dall’Eurozona dell’Olanda, ma piuttosto quello della sua ingovernabilità.

LA STRUTTURA ISTITUZIONALE

In Olanda vige una monarchia costituzionale: gli Stati Generali sono formati da due Camere, la Prima e la Seconda Camera. La Seconda Camera, o Camera Bassa (Tweede Kamer der Staaten- Generaal), è composta da 150 membri eletti con il sistema proporzionale puro con preferenza unica, i collegi elettorali sono suddivisi in 20 circoscrizioni (19+Antille Olandesi). I singoli partiti quindi sono rappresentati proporzionalmente al loro peso politico effettivo e non ci sono premi di maggioranza di sorta. La legislatura dura 4 anni.

IL GOVERNO IN CARICA

Attualmente il governo in carica di Mark Rutte, (nella foto) è sostenuto da una coalizione a due partiti (quello del premier, il Vvd, e il Pdva dei laburisti) e dispone esattamente di 75 seggi. La Prima Camera o Senato (Eesrte Kamer) è composta da 75 membri e viene eletta anch’essa ogni quattro anni, sfasata di due rispetto alle elezioni della Camera Bassa: i suoi componenti sono scelti tra i componenti dei dodici Stati Provinciali (Provinciale Staten) e le prossime elezioni del Senato si terranno a maggio 2019 (a meno di uno scioglimento anticipato).

L’ATTUALE CAMERA BASSA

La composizione attuale qui è diversa rispetto a quella della Camera Bassa: il governo attuale mantiene solo 21 seggi, 12 la Cda, 10 la D66, mentre il Pvv di Wilders è quarto, con 9 seggi (pertanto qui è sovra-rappresentato rispetto alla Camera Bassa) assieme ai socialisti, anch’essi con 9 seggi. La Camera Alta non ha iniziativa legislativa o di rettifica delle leggi, ma può solo approvare o rifiutare le leggi avanzate dalla Camera Bassa.

(Estratto da un report a cura dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo)



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